MENSI, Enrico Bartolomeo.
– Nacque il 20 marzo 1863 a Pietramarazzi (oggi Pietra Marazzi), nell’Alessandrino, da Carlo Giuseppe, piccolo proprietario terriero, e da Caterina Quargnenti.
Conseguito il diploma di maturità classica presso il liceo ginnasio G. Plana di Alessandria, nell’anno accademico 1883-84 si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell’Università di Torino, dove si laureò il 24 luglio 1889. Orientatosi subito verso lo studio della pediatria, il M. frequentò un corso della specialità presso la clinica pediatrica della Charité di Berlino diretta da E.H. Henoch.
Fatto ritorno nel capoluogo piemontese, si dedicò all’attività assistenziale ospedaliera: assistente per sei anni nella sezione pediatrica dell’ospedale Addolorata, fu poi medico direttore della sezione malattie infantili presso l’Istituto policlinico e la Poliambulanza di Torino.
Nel contempo il M. si interessava anche dei temi scientifici della disciplina, con vari studi e ricerche che, non essendo ancora stata istituita nell’ateneo torinese la cattedra di clinica pediatrica, condusse presso varie strutture universitarie: la clinica medica propedeutica diretta da C. Forlanini (Contribuzione allo studio del chimismo stomacale nei bambini rachitici, in Giorn. della R. Accademia di medicina di Torino, s. 3, XXXIX [1891], pp. 952-975), la clinica medica generale diretta da C. Bozzolo (Paralisi unilaterale progressiva di quasi la metà dei nervi cerebrali, in Gazz. medica di Torino, XLIII [1892], pp. 101-108), il laboratorio di fisiologia diretto da A. Mosso (La contrazione artificiale dei muscoli volontari nel neonato umano, in Giorn. della R. Accademia di medicina di Torino, s. 3, XLII [1894], pp. 49-63, in collab. con M.L. Patrizi; Il ricambio respiratorio del neonato umano, ibid., pp. 301-307). Il quotidiano lavoro in ospedale gli offrì l’opportunità di pubblicare su autorevoli periodici scientifici numerosi lavori clinici, quali: lo studio dei processi digestivi infantili in condizioni normali (La digestione nei bambini sani secondo il metodo Hayem e Winter, ibid., XXXIX [1891], pp. 181-190) e patologiche (Sulla patogenesi delle affezioni gastro-intestinali dei lattanti. «Aggiunto alla semeiotica e diagnostica delle malattie dei bambini» del prof. Filatow, in Gazz. medica di Torino, XLV [1894], pp. 953-957); la descrizione clinica e anatomopatologica, corredata da numerosi riferimenti alle ricerche di altri autori, di un caso che ritenne di poter inquadrare in quel gruppo eterogeneo di emopatie all’epoca non ancora ben definite, comprendente anche le porpore (Morbo splenico d’Henoch o anemia splenica infantile, in Giorn. della R. Accademia di medicina di Torino, s. 3, XXXIX [1891], pp. 471-479), e quella di alcune forme neuropatologiche dell’infanzia (Sclerosi a piastre cerebro-spinale nella patologia infantile, in La Riforma medica, VIII [1892], 4, pp. 530-535; Contributo allo studio dell’atetosi doppia, in Gazz. medica di Torino, XLV [1894], pp. 321-323); le ricerche sull’urina dei neonati (Ricerche sull’urina dei neonati, in Atti del II Congresso pediatrico italiano… 1892, Napoli 1896, pp. 417-423); le osservazioni su alcuni casi di gangrena cutanea (La gangrena cutanea nel morbillo, in Gazz. medica di Torino, XLV [1894], pp. 361-363; Sopra un caso di gangrena cutanea nell’eritema nodoso - Stafilococcemia, ibid., L [1899], pp. 121-125) e sulle sepsi streptococciche (Contributo alle infezioni generali da streptococco, ibid., pp. 341-345); i contributi alla conoscenza e alla terapia della tubercolosi (Contributo allo studio della tubercolosi infantile, ibid., XLV [1894], pp. 561-563, 581-583; Il guaiacolo per via epidermica nella tubercolosi infantile, in Giorn. della R. Accademia di medicina di Torino, s. 3, XLII [1894], pp. 307-312).
Inseritosi ben presto nel movimento pediatrico italiano, in quegli anni non molto attivo, il M. ne vivacizzò le iniziative e, avviata una collaborazione con F. Fede, ordinario di clinica pediatrica dell’Università di Napoli, riuscì a organizzare, assumendone la segreteria generale e curandone la pubblicazione degli Atti, il III congresso pediatrico italiano, che si tenne a Torino dal 1° al 6 ott. 1898, nel quale presentò lo studio La difterite primitiva cronica del naso e la sieroterapia (poi in Atti del III Congresso pediatrico italiano…, Torino 1900, pp. 25-30). In occasione del congresso fu costituita la Società italiana di pediatria, della quale il M., socio fondatore, venne nominato vicesegretario generale.
In quel periodo il M. dette inizio anche all’attività didattica presso l’ateneo torinese: conseguita il 23 dic. 1899 l’abilitazione alla libera docenza in pediatria, dall’anno accademico 1899-1900 svolse un corso libero «con effetti legali» della specialità secondo un programma approvato dalla facoltà.
Partecipò, con numerose comunicazioni su vari temi (dalla possibilità di supplire con il latte crudo alla mancanza del latte materno alle misure profilattiche per prevenire le sepsi dell’apparato respiratorio, allo studio di varie forme morbose infantili: tubercolosi, emorragia surrenale, ittero neonatale, sclerema dei neonati), ai congressi IV, V, VI e VII della Società italiana di pediatria.
A Torino proseguiva, intanto, la sua carriera ospedaliera: nominato assistente di pediatria presso l’ospedale infantile Regina Margherita, fu poi medico primario e successivamente direttore sanitario e direttore generale dei servizi del brefotrofio provinciale.
Tra i numerosi lavori ancora pubblicati dal M. si ricordano: Sulla digestione degli amidacei nei primi mesi della vita, in Giorn. della R. Accademia di medicina di Torino, s. 4, VI (1900), pp. 389-398, uno studio condotto con osservazioni istologiche eseguite presso il laboratorio di patologia generale dell’ateneo torinese diretto da G. Bizzozero; Sulla sepsi nella varicella, ibid., VII (1901), pp. 219-230; Sul rapporto tra l’anemia e l’allattamento, in Riv. d’igiene e sanità pubblica, XII (1901), pp. 394-399, prima ricerca compiuta presso l’ospedale Regina Margherita; Sulla pericardite purulenta nei bambini, in Progresso medico, I (1902), pp. 173-177; Sull’industria del latte nei principali Paesi lattiferi d’Europa e d’America, in Riv. d’igiene e sanità pubblica, XIII (1902), pp. 588-592, 693-698; Sulla frequenza della broncopolmonite e sue complicanze come causa di mortalità negli esposti, ibid., XIV (1903), pp. 829-832; Sulla sepsi dell’apparato respiratorio nella prima infanzia, in La Riforma medica, XIX (1903), pp. 14-17; Sulle complicazioni faringo-laringee della difterite primitiva nasale dei lattanti, in Giorn. della R. Accademia di medicina di Torino, s. 4, IX (1903), pp. 154-160 e in Riv. d’igiene e sanità pubblica, XIV (1903), pp. 404-410; Sull’origine e funzione dei corpuscoli di Hassal, in Giorn. della R. Accademia di medicina di Torino, s. 4, IX (1903), pp. 146-153 e in Pediatria, s. 2, I (1903), pp. 65-71, brillante dimostrazione anatomopatologica dell’inizio dell’attività funzionale del timo durante la vita intrauterina; Sull’eziologia e patogenesi dello scleredema del neonato, in Riv. di clinica pediatrica, II (1904), pp. 5-19.
Con lo svolgimento del corso libero di pediatria il M. suppliva in qualche modo alla mancanza dell’insegnamento ufficiale della disciplina nell’Università di Torino, la cui istituzione era stata più volte sollecitata in Parlamento da Fede che, in uno dei suoi interventi (Atti parlamentari, Camera dei deputati, Discussioni, legislatura XXII, seconda tornata del 19 maggio 1905, p. 3024), elogiò l’impegno didattico del M. e di A. Muggia, altro libero docente torinese. Quando finalmente, nel 1912, fu decisa l’istituzione della cattedra e dell’istituto di clinica pediatrica, l’incarico della direzione fu affidato a G.B. Allaria, un allievo di Bozzolo: il M., che pure aveva ottenuto l’eleggibilità a professore straordinario di pediatria presso le Università di Padova nel 1902, di Palermo nel 1908, di Sassari nel 1912, vedeva così svanire le speranze di accedere all’insegnamento universitario. Proseguì, comunque, a svolgere corsi liberi in qualità di libero docente fino all’anno accademico 1929-30. Nel 1912, superato il relativo pubblico concorso, fu nominato medico primario dell’ospedale infantile Regina Margherita, incarico che mantenne fino a tutto il 1927: nel 1928 assunse, infatti, la direzione dell’ospedale infantile Koelliker, da lui stesso inaugurato a Torino l’11 gennaio di quell’anno.
L’ospedale, una grande e ottimamente attrezzata struttura ospitante 60 posti letto, era stato istituito grazie alla donazione di un milione di lire al Comune di Torino effettuata da E. Koelliker in memoria dei figli, e funzionava col contributo di istituzioni pubbliche e private, e di singoli cittadini.
Nel 1935 il M. realizzò il policlinico infantile Enrico Mensi, ambulatorio polispecialistico e dispensario per piccoli interventi chirurgici, che fece collegare tramite una lunga galleria all’ospedale Koelliker, creando così un unico grande complesso che diresse fino al 1940.
Numerosi furono ancora i lavori pubblicati dal M.: Sull’anatomia patologica della miatonia congenita di Oppenheim, in Riv. di clinica pediatrica, X (1912), pp. 527-537; Sul contegno della temperatura nel periodo di latenza del morbillo, in La Pediatria, XXI (1913), pp. 573-582; L’applicazione del metodo clinico-biologico alla diagnosi precoce della sifilide ereditaria in rapporto alla presenza delle ghiandole linfatiche epitrocleari, ibid., pp. 881-895; Il cloroma nell’età infantile, ibid., ;XXVIII (1920), pp. 593-626; L’anemia perniciosa progressiva nell’età infantile (forma plastica e aplastica), ibid., pp. 785-811; Polimorfismo clinico dell’encefalite epidemica nell’età infantile, in La Clinica pediatrica, III (1921), pp. 229-263; Contributo allo studio della sifilide ereditaria del sistema nervoso; sindrome nervosa eredosifilitica simulante la forma spastica famigliare cerebro-spinale, in Riv. di clinica pediatrica, XIX (1921), pp. 1-30; L’assistance aux enfants illégitimes, in Nourrisson, IX (1921), pp. 161-178; Sul contenuto albuminoso del siero ematico nell’età infantile con speciale riguardo alla tubercolosi, in La Pediatria, XXIX (1921), pp. 577-613; Studio clinico ed anatomo-isto-patologico sull’encefalite epidemica infantile, ibid., XXX (1922), pp. 343-355; Essenza e natura della anemia pseudoleucemica infantile, ibid., pp. 652-671; Sulla tubercolinoreazione dei focolai di tubercolosi cutanea naturale e sperimentale, in La Clinica pediatrica, IV (1922), pp. 287-304; Diabete insipido infantile, in Minerva medica, XIII (1922), 2, pp. 813-828; Linfogranuloma e granuloma tubercolare nell’infanzia, in La Clinica pediatrica, VI (1924), pp. 692-704; Azione ormonica dell’ipofisi e diabete insipido a tipo ipercloremico nell’infanzia, in Riv. di clinica pediatrica, XXII (1924), pp. 801-816; Morbo di Addison ed innesto-terapia nell’età infantile, in Clinica ed igiene infantile, IV (1929), pp. 4-26. Autore della prima traduzione italiana del trattato di N. FedoroviČ Filatov, Semeiotica e diagnostica delle malattie dei bambini, con prefaz. di C. Bozzolo (Torino 1894), pubblicò anche le monografie: Terapeutica infantile (ibid. 1906), Clinica terapeutica infantile (ibid. 1932, che definì la summa della sua quarantennale esperienza clinica), nonché Guida alle madri per l’allevamento, l’educazione e l’assistenza del bambino (ibid. 1936).
Membro della redazione del periodico La Pediatria, il M. fondò le riviste Clinica ed igiene infantile nel 1926 e Policlinico infantile nel 1933. Appartenne all’Accademia pediatrica di Mosca e fu socio della Società di pediatria di Parigi.
Il M. morì a Torino il 17 giugno 1946.
Fonti e Bibl.: Pietra Marazzi, Arch. storico del Comune, Serie XVI - Stato civile, b. 32: Registri delle nascite, n. 9, c. 5 (1863); Torino, Arch. storico dell’Università, Registri della carriera scolastica, matr. IXA326; Annuario della R. Università di Torino per l’anno 1899-1900, Torino 1900, p. 156; Necr., in La Pediatria, LIV (1946), p. 527; in Policlinico infantile, XIV (1946), pp. 251 s.; Società italiana di pediatria, La pediatria in Italia, Milano 1937, pp. 699 s.; I. Farnetani, Storia della pediatria italiana. Le origini: 1802-1920, Afragola 2008, pp. 86, 92, 101 s., 104, 106.
I. Farnetani