BOSIO (Beux), Enrico
Nacque il 22 genn. 1850 a Pramollo di San Germano Chisone (Torino) da Giovanni e da Maddalena Jahier, in una famiglia di modesti agricoltori. Avviato agli studi secondari prima a Pomaretto alla Scuola latina, poi al Collegio valdese di Torre Pellice, nell'autunno del 1868 s'iscrisse alla facoltà valdese di teologia, allora a Firenze, dalla quale si licenziò nel 1871, iscrivendosi alla facoltà di teologia di Belfast. Dal 1872, anno delsuo rientro in patria, al 1876 fu pastore successivamente nelle chiese valdesi di Pisa, Sampierdarena, Palermo e Riesi (Caltanissetta); nel 1876 venne nominato pastore della chiesa di San Germano Chisone, ove rimase fino al 1889, dirigendo le riviste valdesi L'Echo des Vallées e Le Témoin. Chiamato in quell'anno alla cattedra di esegesi biblica nella facoltà valdese di teologia, vi insegnò fino alla collocazione a riposo (1913). Durante il periodo fiorentino collaborò regolarmente, specie dal 1899, a La Rivista cristiana; compose una parte dei suoi commentari al Nuovo Testamento, che lo resero famoso nella cerchia degli esperti, e impostò il lavoro per i successivi.
Tali opere esegetiche, nelle quali raccoglieva i risultati delle scienze bibliche della sua epoca si distinguono per la loro apertura critica, ma anche per la loro prudenza: cercò d'evitare ogni eccesso, lasciando da parte quelle tesi che non considerava sufficientemente provate. Il suo lavoro raggiungeva così non solo lo specialista, ma si rivolgeva anche al curatore d'anime e al laico desideroso di formarsi una cultura religiosa. Tale metodo anticipò di vari decenni una corrente esegetica che doveva diventare attuale nella Germania protestante immediatamente prima della seconda guerra mondiale.
Il magnum opus del B. fu l'edizione, insieme con Giovanni Luzzi, de La Sacra Bibbia,ossia l'Antico e il Nuovo Testamento - versione riveduta sui testi ebraico e greco meglio accertati (Roma 1924). Intesa prima come una revisione e un aggiornamento dal punto di vista linguistico e scientifico della traduzione di Giovanni Diodati (1 ed. 1607, 2 ed. 1641), essa divenne invece una traduzione interamente nuova.
I meriti del B. vennero riconosciuti dalle università di Aberdeen e di Ginevra, le quali, rispettivamente nel 1905 e nel 1909, gli conferirono la laurea in teologia honoris causa.
Il B. morì a Bergamo il 1º giugno 1935.
Altre opere del B.: L'Epistola di S. Paolo ai Romani, Firenze 1896, 2 ed., Torre Pellice 1930; Le Epistole di S. Paolo ai Corinti, Firenze 1901; L'Epistola agli Ebrei, Firenze 1904; Le Epistole pastorali di S. Paolo, Firenze 1909; Le prime Epistole di S. Paolo, Firenze 1914; Le Epistole cattoliche..., Firenze 1923; L'Apocalisse di S. Giovanni, Firenze 1924. Il B. rivide e preparò la 3 ed. del Commentario... a Matteo, di R. G. Stewart, Firenze 1929. Di lui ci resta ancora un'opera su Le parole di Cristo, Torre Pellice 1927, oltre a una serie di opuscoli e scritti minori.
Fonti eBibl.: Torre Pellice (Torino), Archivio della Tavola Valdese, cart. E. B.; Anonimo, M. le Professeur Henri Bosio, in L'Echo des Vallées, LXXI(1935), n. 23, p. 2; F. S.-E. Comba-G. Rostagno, Il prof. E. B. D.D., in La Luce, XXVIII (1935), n. 24, pp. 2 s.; V. Vinay, Facoltà valdese di teologia 1855-1955, Torre Pellice 1955, pp. 106-109; J. A. Soggin, Problemi d'una traduzione biblica in italiano,con speciale riferimento alle versioni protestanti, in Protestantesimo, XXII (1967), pp. 1-23.