COMBI, Enrico
Architetto, nato a Milano nel 1832, ivi morto il 5 gennaio 1906. Come la maggior parte dei contemporanei attinse esclusivamente agli stili del passato lo spunto per le sue architetture. Nei primordî fu accanto al Balzaretto, collaborando ad alcune delle sue opere principali, quali l'edificio della Cassa di Risparmio e la sistemazione dei Giardini pubblici di Milano. Sempre in Milano costruì poi per il conte Ernesto Turati il palazzo di Via Meravigli nelle forme del Rinascimento toscano. Ebbe parte nei restauri della basilica di S. Ambrogio, diresse con gusto e misura quelli di S. Vincenzo in Prato, costruì con altri architetti gli edifici provvisorî dell'esposizione milanese del 1881 e diverse ville fra cui quella del conte Giovanelli a Lonigo. Ma la sua opera più apprezzata è il palazzo già della Mediterranea, oggi della Società Edison, nel Foro Bonaparte di Milano, ch'egli disegnò con riposante nobiltà di linee e parsimonia decorativa ai suoi tempi inconsueta.