Ammiraglio e uomo politico (Genova 1841 - Forte dei Marmi 1910). Studiò alla scuola di marina di Genova e si distinse, come tenente di vascello, nella campagna del 1860-61 e quindi, come comandante della Garibaldi, in un giro del mondo (1879-82); vasta eco ebbe la sua coraggiosa decisione, sulla via del ritorno, di attraversare il Canale di Suez sebbene fosse stato bloccato con mine per la rivolta di 'Orabī Pascià. Cultore di scienze navali, fu per qualche anno insegnante di tattica e di balistica nella scuola di marina di Genova e quindi di arte navale nella scuola di guerra di Torino. Promosso contrammiraglio nel 1888, fu sottosegretario alla Marina e comandante dell'Accademia navale; quindi, viceammiraglio, ministro della Marina in due gabinetti Crispi (1893-94 e 1894-96) e nei gabinetti Saracco (1900-01) e Zanardelli (1901-03), ponendo come tale le basi della moderna marina italiana; nel gabinetto Zanardelli tenne anche, ad interim, il portafoglio della Guerra (dall'aprile 1902) e fu per pochi mesi (1903) ministro degli Esteri.