Enrico da Fucecchio
Vescovo di Luni dal 1273 al 1297; fu il predecessore di Antonio da Camilla, cui lasciò in eredità quello stato di tensione coi Malaspina che durava ancora il 6 ottobre del 1306, quando venne conclusa la nota pace di Castelnuovo, cui intervenne D., procuratore del marchese Franceschino di Mulazzo.
D'incerta origine - non è chiaro se provenisse da Fucecchio in Toscana o non piuttosto dalla diocesi di Boulogne -, appare sulla scena lunigianese alla morte di Guglielmo da Lucca, subito imponendosi come la più spiccata personalità del secolo nella storia di Sarzana per una molteplice attività, volta da un lato a recuperare i diritti della sua Chiesa contro le usurpazioni comunali e signorili, dall'altro ad alleggerire la crescente pressione sulla Valdimagra da parte delle città limitrofe. Di questa attività egli stesso ci ha lasciato prezioso documento con la sua autobiografia per il decennio 1273-1283 e con la raccolta di documenti che va sotto il nome di " Codice Pelavicino ". Quest'opera di politica attiva tuttavia, nonostante l'energia mostrata da E., era destinata fatalmente all'insuccesso, poiché troppo fresche e vitali erano le forze con le quali cozzava. Così, mentre il comune di Sarzana procedeva sulla strada della completa autonomia, i Malaspina, dietro cui stavano i Genovesi, portavano innanzi la loro penetrazione nella Lunigiana vescovile, giungendo a volte anche alla guerra aperta, come nel 1280-81, quando gli strapparono importanti castelli. È forse giustificabile con un senso di delusione e di stanchezza la rinuncia da parte di E. alla sede episcopale, tra la fine del 1296 e l'inizio del '97, seguita poco dopo dalla sua morte, avvenuta prima del marzo del medesimo anno.
Bibl. - Il Codice Pelavicino, principale fonte per lo studio di E., è conservato nell'Arch. Capitolare di Sarzana. Su E. v. L. Podestà, I vescovi di Luni dall'anno 895 al 1289. Studi sul Codice Pelavicino dell'Archivio Capitolare di Sarzana, in " Atti e Mem. Deputazione St. Patria Prov. Modenesi " s. 4, VI (1894) 5-157; G. Sforza, E. vescovo di Luni e il Codice Pelavicino dell'Archivio Capitolare di Sarzana, in " Arch. Stor. It. " s. 5, XIII (1894) 81-88; L. Staffetti, rec. a E. Branchi, Storia della Lunigiana feudale, Pistoia 1897, in " Bull. " VI (1899) 105-118 (particol. 110); I. Del Lungo, D. in Lunigiana, in D. e la Lunigiana, Milano 1909, 165-207; G. Volpe, Lunigiana medievale, Firenze 1923, 233 ss.; A. Gallo, La data di morte di E. da F., in " Giorn. Stor. Lunigiana " VII (1956) 43-45.