DE NICOLA, Enrico (XII, p. 616)
Nominato senatore il 2 marzo 1929 prese poca parte ai lavori del senato. Dopo la caduta del fascismo tornò alla vita politica (alla fine del dicembre 1943) quando, fra la richiesta dei partiti antifascisti di abdicazione immediata di Vittorio Emanuele III, con rinunzia del principe Umberto e formazione di una reggenza da un lato, e la volontà del re di rimanere sul trono dall'altro, propose la formula di compromesso della luogotenenza di Umberto in nome di Vittorio Emanuele fino a quando il popolo italiano fosse stato in condizione di decidere sulla questione istituzionale. La proposta di De Nicola fu accettata dal re nel febbraio 1944, con l'intesa di renderla esecutiva il giorno in cui le truppe alleate fossero entrate in Roma. Deputato alla Consulta nazionale, il 28 giugno 1946 fu eletto dall'Assemblea costituente capo provvisorio dello stato. Riconfermato il 26 giugno 1947, il 1° gennaio 1948, con l'entrata in vigore della nuova costituzione, assunse il titolo di presidente della repubblica. Cessò dalla carica l'11 maggio 1948 e, alla stessa data, fu nominato senatore a vita.