ENRICO di Borgogna, conte di Portogallo
Quarto figlio di Enrico duca di Borgogna del gran ceppo capetingio, nacque verso il 1057, si stabilì nella Penisola Iberica alla fine del sec. XI, aiutando Alfonso VI di Leon contro i musulmani. Sposò una bastarda di questo re, Teresa, e gli fu dato il governo del Portogallo, con il titolo di conte, prima sotto l'autorità di suo cugino Raimondo di Borgogna, che governava la Galizia e aveva sposato la figlia legittima del monarca, Urraca, poi, dal 1097, come vassallo di Alfonso VI. La contea del Portogallo comprendeva la parte occidentale della penisola dal Minho al Tago; ma Lisbona era tornata in possesso dei musulmani nel 1095. Il conte Enrico risiedeva ora a Coimbra, ora a León alla corte del suocero. Allorché costui pretese assicurare il trono a suo figlio Sancho - che aveva avuto da Zaida, la figlia del re moro di Siviglia - E. si alleò con Raimondo, il quale pretendeva la successione come marito di Urraca. Ma Raimondo morì nel 1107 e Sancho nel 1108. Quando poi, l'anno seguente, Alfonso VI era morente, E. pretese pure la successione, ma il re dichiarò Urraca unica erede di León e Castiglia. La regina Urraca sposò Alfonso I d'Aragona, contro l'ambizione del quale ebbe a lottare. Più tardi poi Alfonso Raimondo, figlio di lei e di Raimondo, si ribellò in Galizia. In queste lotte Enrico si alleò ora con Urraca, ora con Alfonso d'Aragona, ora con Alfonso Raimondo (che fu poi Alfonso VII), sempre nell'intento di estendere i suoi dominî, ciò che non gli riuscì. Ma, con abilità di organizzatore, favorì le tendenze separatiste dei Portoghesi, causate da fattori etnici e geografici, come, pure dalla tradizione, che erano fomentate dagli sforzi dei vescovi metropolitani di Braga per esimersi dalla giurisdizione del primate di Toledo.
Bibl.: P. Merea, A concessão da terra portug. a D. Henrique parente a historia juridica, in Annuario de Hist. del derecho español, II (1925), pp. 169-178.