ENRICO di Gheldria
Figlio del conte Gherardo IV di Gheldria, fu eletto vescovo di Liegi nel 1247. Ebbe parte nella politica dell'Impero, come partigiano di Guglielmo di Olanda, ma i Paesi Bassi furono il campo principale della sua azione. Lottò contro il duca Enrico III di Brabante, che cercava inutilmente di conquistare Saint-Trond per assicurarsi il dominio delle strade verso la Mosa e il Reno. Alla morte del duca (1261), E. come difensore della duchessa Alice esercitò un'influenza preponderante nel Brabante. Era in quei tempi il principe più potente dei Paesi Bassi: le contee di Hainaut e di Namur erano soggette a lui in vassallaggio; era abate di Stavelot-Malmedy dal 1263; la contessa di Fiandra e suo fratello Ottone, conte di Gheldria, erano legati alla sua politica. Questo stato di cose finì quando scoppiò la guerra fra lui e il Brabante (1267-69), per causa di Malines che egli reclamava invano da Enrico III, cui era stata data in pegno. Nell'interno del principato intanto vi fu prima (1253-1255) la rivolta popolare di Liegi guidata da Enrico di Dinant contro l'autorità vescovile, e soprattutto contro il governo della città esercitato esclusivamente dal patriziato borghese, rivolta schiacciata nel 1255 (pace di Bierse). Nel 1269 vi fu una nuova sollevazione, sostenuta sotto mano da Giovanni I duca di Brabante: essa pure fallì (pace di Huy, 1271). Intanto un arcidiacono di Liegi era divenuto papa sotto il nome di Gregorio X, e Liegi ricorse a lui contro il suo vescovo, accusandolo di cattivi costumi, di commercio di cariche ecclesiastiche, della dilapidazione dei beni della Chiesa. Convocato al concilio di Lione nel 1274, E. fu destituito; si ritirò in Gheldria e vi morì nel 1284.
Bibl.: H. Pirenne, Histoire de Belgique, I, v, Bruxelles 1929; id., Henri de Gueldre, in Biogr. Nat., IX, Bruxelles 1887; A. G. Gh. Wauters, Le duc Jean I, Bruxelles 1862; G. Kurth, La cité de Liège, I, Bruxelles 1910.