GUISA, Enrico II duca di
Nato a Blois il 4 aprile 1614 da Carlo, quarto duca di Guisa e da Enrichetta di Joyeuse, duchessa di Montpensier, era destinato alla vita ecclesiastica; e infatti già all'età di 12 anni era possessore di 9 abbazie, a 15 arcivescovo di Reims. Ma poi alla morte del fratello maggiore, principe di Joinville, e di suo padre (1639-1640), abbandonò la vita di chiesa, di poco suo gusto; e audace, avventuroso e galante, sebbene d'intelligenza mediocre, prese una parte attiva agl'intrighi amorosi e politici dei tempi di Richelieu. Sostenne in particolare il conte di Soissons, nella sua ribellione; fuggì a Bruxelles dopo la battaglia della Marfée (6 luglio 1641) e visse in Germania in seguito alla sua condanna a morte, pronunciata dal Pagamento di Parigi. Rientrò in Francia dopo la morte di Luigi XIII (1643) e prese parte come volontario nelle campagne della guerra dei 'rrent'anni. Nel 1644 e nel 1645, avuta notizia della rivolta dei Napoletani contro il governo spagnolo (Masaniello), e ricordandosi delle pretese della sua casa alla corona di Napoli, partì da Roma, incoraggiato dalla corte di Francia, per l'Italia Meridionale. Fu accolto con entusiasmo, si credette re; ma le sue imprudenti galanterie, la crisi nell'interno del paese, la mancanza di qualunque aiuto dalla Francia, gli sforzi fatti dagli Spagnoli, rovinarono la sua causa. Napoli ritornò ai suoi antichi dominatori, durante una sortita che egli fece per approvvigionare la città; egli stesso fu preso durante un tentativo per rientrarvi (6 agosto 1648). Rimase prigioniero della Spagna fino a che il principe di Condé, cui si dava ascolto a Madrid, non ottenne la sua libertà nel 1652. Dopo aver aderito alla causa della Fronda, passò presto dalla parte del Mazzarino; e nuovamente credendo che i Napoletani lo desiderassero, ripartì per Napoli, nell'ottobre 1654, con una flotta messa a sua disposizione dal Mazzarino. S'impadronì della città, ma non poté mantenervisi e ripartì per la Francia, ove morì il 2 giugno 1664.
Le sue spedizioni di Napoli sono state descritte, la prima nei Mémoires, contenant son entreprise sur le royame de Naples jusqu'à sa prison, redatti probabilmente da Filippo Gribaud e pubblicati dopo la morte del duca dal suo segretario Sainctyon (1668) e nell'Histoire de la révolution du royaume et de la ville de Naples del suo amico Raimondo di Mormoiron (1665); la seconda in Une Suite des mémoires (1666).
Bibl.: H. Mariéjol, in Lavisse, Hist. de France, VI, Parigi 1905; L. André, Les sources de l'Hist. de France, XVIIe siècle, II, Parigi 1913-1926.