LETTA, Enrico
Politico, nato a Pisa il 20 agosto 1966. Di convinzioni cattolico-democratiche ed europeiste, fu presidente dei Giovani democristiani europei (199195) e vicesegretario del Partito popolare italiano (1997-98). Volto emergente della coalizione di centro-sinistra l’Ulivo, nel 1998 ottenne il dicastero delle Politiche comunitarie nel primo governo D’Alema, divenendo il più giovane ministro nella storia repubblicana. Ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nei governi D’Alema II e Amato II (1999-2001), sottosegretario alla presidenza del Consiglio nel governo Prodi II (2006-08), candidato alla segreteria del Partito democratico (2007), si avvicinò a Pierluigi Bersani, condividendone l’interesse per le politiche industriali come volano dello sviluppo economico.
Vicesegretario del PD (2009-13), nell’aprile 2013 divenne presidente del Consiglio di un ‘governo di larghe intese’ appoggiato da PD, Popolo della libertà e centristi. Difensore dell’euro, ma critico verso le politiche di austerity che indeboliscono la domanda interna, L. guidò il Paese in una fase di accentuata instabilità politica, fronteggiando l’uscita della neonata Forza Italia dalla maggioranza (nov. 2013). Pochi mesi dopo, però, L. rassegnò le dimissioni (14 febbr. 2014) e l’incarico di formare un nuovo governo fu conferito al neosegretario del PD Matteo Renzi.
Professore presso l’Institut d’études politiques di Parigi dall’aprile 2014, nel 2015 riceveva l’incarico di dirigere l’École d’affaires internationales dello stesso istituto dal 1° settembre e perciò in giugno si dimetteva da parlamentare.