Mattei, Enrico
Imprenditore e politico (Acqualagna 1906 - m. presso Bascapè, 1962). Imprenditore di una ditta di vernici e militante della sinistra cattolica, dopo l’8 settembre 1943 partecipò alla Resistenza al comando di alcune formazioni partigiane facenti capo alla Democrazia cristiana e fu membro del comando militare del CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia), divenendo nel dopoguerra vicepresidente dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani), quindi della Federazione italiana volontari della libertà. Commissario straordinario e vicepresidente dell’AGIP (1945), diede impulso a ricerche sugli idrocarburi che portarono a scoperte di giacimenti a Caviaga e Cortemaggiore (1946). Consultore nazionale e deputato della DC (1948-53), fu sostenitore dell’intervento pubblico e fece dell’AGIP lo strumento per l’affrancamento energetico dell’Italia, promuovendo ulteriori ricerche di giacimenti di gas e petrolio nonché la costruzione di metanodotti. Presidente dell’ENI fin dalla sua costituzione (1953), portò avanti una strategia di cooperazione con i Paesi produttori, finalizzata anche all’emancipazione dallo sfruttamento oligopolistico delle fonti energetiche (tra gli altri, strinse accordi con l’Unione Sovietica e l’Iran), politica che gli valse inimicizie interne e internazionali, dalle quali M. si difese rafforzando i legami con vari settori del mondo politico e promuovendo anche la fondazione di un quotidiano dell’ENI («Il Giorno», 1956). A M. si deve anche la costruzione dei complessi petrolchimici di Ravenna e di Gela. Non sono mai state chiarite le circostanze dell’incidente aereo nel quale perse la vita.