Proto, Enrico
Letterato (Atrani 1866-1943); figlio di un commerciante, continuò per tutta la vita l'attività paterna, mentre coltivò con fervido impegno gli studi: si laureò in lettere all'università di Napoli nel 1892 con una tesi sul Rinaldo del Tasso, conseguì nel 1904 la libera docenza in letteratura italiana nella stessa università; lavorò per circa un quarantennio su vari settori della letteratura italiana. D. e il Tasso attrassero i suoi più vivi e costanti interessi.
Dei suoi studi danteschi, più o meno importanti ma sempre diligenti e accurati, ricordiamo: L'apocalissi nella D.C., Napoli 1905; D. e i poeti latini, in " Atene e Roma " XI (1908) 23-48, 221-236; XII (1909) 7-24; XIII (1910) 79-103, 149-162; Il proemio del Convivio, in " Giorn. stor. " LV (1910) 57-66; L'ordinamento degli angeli nel Convivio e nella Commedia, in Studi dedicati a F. Torraca, Napoli 1912, 17-28; Nuove ricerche sul Catone dantesco, in " Giorn. stor. " LIX (1912) 193-248; La dottrina dantesca delle macchie lunari, in Scritti vari in onore di R. Renier, Torino 1912, 197-215; Note al " Convivio " dantesco, in " Giom. stor. " LXV (1915) 199-262; L'apparizione dei beati nella sfera del Paradiso dantesco, in " Rass. Critica Lett. Ital. " XXVII (1922) 1-15; Il testimonio della propria coscienza invocato da D., ibid. XXX (1925) 145-158.