ROSTAGNO, Enrico
Paleografo e filologo, nato a Saluzzo il 22 settembre 1860. Laureato in lettere a Pisa nel 1884; dal 1890 sottobibliotecario e sottoconservatore dei manoscritti nella Laurenziana; dal 1891 conservatore colà stesso, da ultimo bibliotecario direttore di prima classe, dal 1902-03 in poi anche insegnante di paleografia greca nell'università di Firenze.
Nella Laurenziana attese innanzi tutto a illustrare, in collaborazione con N. Festa, tutta la suppellettile manoscritta greca non descritta nel catalogo del Bandini (1893), a tale illustrazione aggiungendo da solo un supplemento (1898). Attese con C. Paoli all'illustrazione dei codici Ashburnhamiani descritti nei fascicoli 2-4 del vol. I del Catalogo pubblicato nella serie ministeriale "Indici e Cataloghi", n. 8; continuò quindi da solo il lavoro, pubblicandone il fasc. 5°. Curò la difficile riproduzione delle Pandette Fiorentine, tavola per tavola segnandone il contenuto. Vi curò il riordinamento e l'indice dei codici già di S. Marco, vi continuò l'indice-inventario di quelli del fondo "Acquisti e doni", v'iniziò il fondo di papiri greci e latini, v'impiantò una mostra permanente di cimelî, ne illustrò a stampa tutta la suppellettile cartografica-geografica (compresavi quella della Riccardiana); pubblicò il facsimile dell'Eschilo Laurenziano, illustrato con una prefazione storico-paleografica (Firenze, 1898); curò la riproduzione uscita a Leida (nel 1902) dei due Taciti Medicei, dettandone l'illustrazione storico-paleografica. Ugualmente fece per il Virgilio Mediceo (Roma 1932) e per l'Orazio già posseduto da Francesco Petrarca (Roma 1933). E non vi è lavoro, fondato in tutto o in parte su codici laurenziani, italiani o straneri, cui non abbia collaborato. Né la sua produzione si limita in alcun modo a testi greci e latini antichi quali Tolomeo, il corpus caesarianum, Solino; poiché egli ha curato il testo critico della Monarchia di Dante (Firenze 1921); ha pubblicato il cosiddetto Compendio della Vita di Dante di Giovanni Boccaccio (Bologna 1899); ha studiato manoscritti di antiche rime italiane, gli originali della Storia d'Italia di Francesco Guicciardini (Firenze 1919), gli autografi di V. Alfieri.