ENTASI (dal gr. ἔντασις "tensione")
Rastremazione del fusto della colonna, in uso fino dagli antichi tempi secondo varî metodi: dalla base, con andamento quasi rettilineo (ordine dorico greco); dalla metà (nell'ordine ionico secondo Vitruvio); dal terzo dell'altezza nei più comuni esempî dell'antichità classica e del Rinascimento, ove il terzo inferiore rimane cilindrico. Talvolta, pur mantenendo il diametro massimo a un terzo dell'altezza, la rastremazione si ha, oltre che verso l'alto, anche verso il basso.
L'andamento secondo cui si produce l'entasi è in altri casi curvilineo, e talvolta segue curve paraboliche o iperboliche, talvolta si avvicina alla cosiddetta concoide di Nicomede. Un pratico metodo grafico di tracciamento è dato dal Vignola nei Cinque ordini. L'entasi si è voluta spiegare con ragioni d'ottica, sia considerandola come la stilizzazione della curva disegnata da una verticale sulla retina, sia per il fatto che, apprezzando l'occhio differentemente le distanze orizzontali e quelle verticali, la colonna cilindrica dà l'impressione di essere di diametro maggiore in alto, il che è antistatico.
Bibl.: G. Hauck, Die subjektive Persp. u. die horiz. Curvaturen des dorisschen Styls, Stoccarda 1879; G. P. Stevens, roman Entasis, Roma 1924.