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ENTELLA

di Giuseppe Nenci - Enciclopedia Italiana - V Appendice (1992)
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ENTELLA

Giuseppe Nenci

(῎Εντελλα)

(XIV, p. 33)

Città della Sicilia, a ovest del Belice sinistro (antico Crimiso), di cui restano le rovine in località Rocca d'E. (Contessa Entellina, Palermo).

Fondata, secondo la tradizione, da Aceste e dal troiano Entello fu, con Segesta ed Erice, una delle tre maggiori città elime. La città sembra aver goduto una sua autonomia politica, grazie all'appoggio di Cartagine, fino al 404 a.C., anno in cui fu occupata da mercenari campani, che ne uccisero col tradimento la popolazione maschile. E., durante l'intero 4° secolo a.C., visse le tormentate vicende delle città ''campane'' di Sicilia, ora sotto Cartagine, ora sotto Siracusa. Occupata da Dionisio di Siracusa nel 397 a.C., caduta in seguito sotto Cartagine, fu riconquistata dai Siracusani nel 368 a.C. Data la sua importanza strategica, fu ripresa dai Cartaginesi nel 345 a.C.; liberata da Timoleonte nel 342-41, tornò sotto Cartagine per la pace che seguì alla vittoria timoleontea sul Crimiso (339 a.C.). Liberata in seguito da Agatocle, tornò sotto Cartagine nel 306 a.C. per essere infine conquistata dai Romani durante la prima guerra punica. La città, che aveva emesso moneta in argento e bronzo nel 4° secolo a.C., perse progressivamente importanza; scarseggiano le notizie storiche su E. romana e mancano su E. bizantina, fino al 1062 d.C., quando il castrum Antilium fu assalito da Ibm Thumna, alleato degli Altavilla. Nel 1182 un decreto per il Monastero di Santa Maria Nuova di Monreale non ricorda che hedificia diruta que sunt subtus castellum Hantelle. La ribellione degli abitanti arabi di E. determinò la dura repressione di Federico ii, che ne deportò i superstiti nel 1223 e nel 1245 a Lucera in Puglia, segnando così la fine della città.

Nuova luce sulla storia dell'E. ellenistica, di cui si conosceva peraltro la monetazione in argento e in bronzo, hanno gettato vari decreti in bronzo, di età agatoclea, provenienti da scavi clandestini. Editi per la prima volta nel 1980, i decreti hanno fornito dati significativi sulle vicende della città nel 4° secolo a.C., le sue alleanze, i suoi ordinamenti, l'urbanistica (tempio di Estia, bouleuterion, teatro). La ricerca archeologica a E. è iniziata nel 1983, a opera di una missione di scavo della Scuola normale superiore di Pisa. Gli scavi, tuttora in corso, hanno finora evidenziato la fase ellenistica (4°-3° secolo a.C.) e la fase arabo-normanna. Appartengono al primo periodo alcuni edifici pubblici monumentali, mentre la fase arabo-normanna è caratterizzata da due castelli su Pizzo della Regina e a quota 542, quest'ultimo in corso di scavo. Sempre alla fase araba appartiene la necropoli extramurana a sud della città, che ha rivelato la prima necropoli della Sicilia musulmana, con deposizioni in fosse terragne, in cui il volto degli inumati, in decubito laterale destro, è rivolto alla Mecca. La necropoli araba utilizza un'area che ha altresì restituito tombe del 6°-3° secolo a.C. La precoce ellenizzazione di E. è ora attestata dal rinvenimento di un'epigrafe greca, bustrofedica, in alfabeto selinuntico. Vedi tav. f.t.

Bibl.: F. Chisesi, Entella, il Crimiso e la battaglia di Timoleonte, in Rendic. Accad. Lincei, s. 6, 5 (1929), pp. 255-84; F. Aloisio, Rocca d'Entella, Mazara 19402; G. Nenci, Sei decreti inediti da Entella, in Annali Sc. Norm. Sup. Pisa, s. 3, 10 (1980), pp. 1271-75; AA. VV., Materiali e contributi per lo studio degli otto decreti da Entella, ibid., s. 3, 12 (1982), pp. 771-1103; AA.VV., Entella. Ricognizioni topografiche e scavi 1983-1986, ibid., s. 3, 16 (1986), pp. 1075-1104; AA.VV., Entella. Ricognizioni topografiche e scavi 1987, ibid., s. 3,18 (1988), pp. 1040-120.

Vedi anche
Elimi (gr. ῎Ελυμοι) Antica popolazione dell’estremità occidentale della Sicilia. Un filone della tradizione li considerava profughi da Troia, un altro li riteneva provenienti dall’Italia. Furono spesso in lotta con le colonie greche e alleati dei Cartaginesi. Le loro città erano Erice, Segesta ed Entella. ... Segesta (gr. ῎Εγεστα, Αἴγεστα; lat. Segesta) Antica città della Sicilia nord-occidentale, posta tra la sommità e le pendici del Monte Barbaro, nel territorio degli Elimi. Lottò a lungo contro la vicina Selinunte, poi si alleò alle città di origine ionica, come Leontini, nell’avversione alla dorica Siracusa. ... Greci Comune della prov. di Avellino (30,6 km2 con 828 ab. nel 2008). Il centro è situato a 821 m s.l.m. in posizione dominante la valle del Cervaro. Dopo un lungo periodo di abbandono, ripopolato da Albanesi nel 1522, conserva tuttora usi, costumi e in gran parte lingua albanesi. Trinacria Antico nome della Sicilia presso i Greci (comp. di τρεῖς «tre» e ἄκρα «promontorio»). Gli antichi ritenevano che fosse l’isola chiamata da Omero Θρινακίη; più tardi se ne inventò un eponimo in Trinaco, eroe leggendario o primo re dell’isola. Recava sul rovescio la figurazione simbolica della T. la trinacria, ...
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Altri risultati per ENTELLA
  • ENTELLA
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Città della Sicilia, presso il fiume Crimiso, ora detta Rocca d'Entella, fondata, secondo la tradizione, da Aceste o dal troiano Entello. Ebbe qualche importanza nelle guerre tra Dionisio di Siracusa e i Cartaginesi. Nel sec. XIII la città fu distrutta da Federico II e gli abitanti furono trasportati ...
Vocabolario
entèllo
entello entèllo s. m. [forse dal nome del mitico eroe Entello (lat. Entellus), compagno di Aceste nell’Eneide]. – Scimmia appartenente alla famiglia dei cercopitecidi (Presbytis entellus), detta anche langur o hulman, che vive in branchi...
èlimo¹
elimo1 èlimo1 agg. e s. m. – Degli Elimi, appartenente o relativo agli Elimi (lat. Ely̆mi, gr. ῎Ελυμοι), popolazione che abitava anticamente l’estremità occidentale della Sicilia: le città e. (Erice, Segesta, Entella); iscrizioni elime....
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