ENTOMOSTRACHI (dal gr. ἔντομος "segmentato" e ὄστρακον "guscio")
Viene compresa con tale denominazione una delle grandi suddivisioni della classe dei Crostacei, che annovera i seguenti ordini: Copepodi (v.), Branchiopodi (v.), Ostracodi (v.), Cirripedi (v.). Vi appartengono specie per lo più minute, costituenti una gran parte della fauna planctonica, sia delle acque dolci, sia di quelle salse. Vi sono compresi anche i Trilobiti (v.), forme tutte fossili, che compaiono nel Cambrico, si sviluppano intensamente nel Silurico, per poi gradatamente estinguersi, sino quasi a scomparire del tutto nel Permico. Aristotele, tranne alcuni Cirripedi, non conobbe i Crostacei Entomostrachi. S'incominciò a descriverne alcune specie nel sec. XVII e nel XVIII. Fu O. F. Müller che li denominò Entomostracha seu insecta testacea, denominazione che fu mantenuta, benché non molto appropriata, in quanto molte specie fra gli Entomostrachi non hanno la parte esterna del corpo segmentata. Fra gli Entomostrachi sono compresi in definitiva tutti quei Crostacei in cui il numero dei segmenti è straordinariamente variabile da specie a specie. Nei Malacostrachi invece (l'altra grande suddivisione della classe dei Crostacei) sono comprese forme di maggiori dimensioni (gamberi, aragoste, granchi ecc.), in cui il numero dei segmenti (21) del corpo è fisso (v. crostacei).