Caputo, Roberto. – Antifascista italiano (Tricase 1892 - ivi 1923). Dipendente delle Ferrovie salentine e dirigente della Sezione circondariale combattenti, inviso ai fascisti e agli organi agrari locali per la sua partecipazione alle lotte per la concessione di terre ai reduci della Prima guerra mondiale e contro il nascente squadrismo, in ragione di tale impegno ha esercitato presso la comunità salentina il ruolo di catalizzatore dei disagi delle classi subalterne, promuovendo inoltre azioni in aperto dissenso con le politiche della sezione fascista locale – fortemente collusa con i piccoli e medi proprietari terrieri – , costituita a Tricase nel novembre 1922. Accusato di propaganda antifascista e di “bolscevismo” per le sue idee socialiste e per la partecipazione allo sciopero nazionale contro il fascismo del luglio 1922,nel settembre dell'anno successivo 1923 venne ucciso dal fascista E. Adago, che - grazie a vari decreti di amnistia emanati dal governo in favore dei detenuti politici - scontò solo tre dei dieci anni di carcere comminatigli. Sulla sua militanza politica e sul clima di violenza squadrista instauratosi nell’area salentina nel Ventennio lo storico delle classi popolari S. Coppola ha pubblicato i saggi Politica e violenza nel Capo di Leuca all’avvento del fascismo. Gli omicidi di Cosimo Profico Ugento (15.6.1922) e di Roberto Caputo Tricase (23.9.1923) (1999) e, con F. Accogli, Roberto Caputo. Martire antifascista salentino (2003).