CPTPP Sigla di Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (Accordo globale e progressivo per il partenariato transpacifico, noto anche come TPP-11), accordo commerciale di libero scambio Asia-Pacifico firmato nel marzo 2018 a Santiago del Cile da Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Vietnam; dal luglio 2023 vi ha formalmente aderito il Regno Unito – primo Paese non fondatore, e seconda forza economica dopo il Giappone – e nello stesso mese l’Ucraina ha presentato domanda formale di adesione. L’accordo, successivo alla proposta di una Transpacific Partnership (TPP) tra gli USA e gli 11 Paesi del Pacifico avanzata da B. Obama nel 2016 in ragione dell’indebolimento dell’APEC e mai entrata in vigore per il ritiro degli Stati Uniti dopo l’elezione di D. Trump, consente ai Paesi membri un ampio accesso ai mercati nazionali e rilevanti defiscalizzazioni (abbattimento del 98% dei dazi) sullo scambio di un’ingentissima quantità di prodotti. Creando una tra le più vaste aree mondiali di integrazione economica, costituita dal 13,4% del PIL mondiale – da cui la Cina è stata non conflittualmente esclusa – e permettendo una vastissima circolazione di materie prime, tra cui terre rare, e prodotti agricoli e di origine animale a basso costo, l’accordo ha sollevato forti perplessità per il suo impatto mondiale nei termini della transizione ecologica e di decoupling e sostenibilità ambientale e sociale.