De Angelis, Augusto. – Giornalista e scrittore italiano (Roma 1888 - Como 1944). Ritenuto il padre del giallo all'italiana, redattore e inviato speciale di testate quali La Stampa, La gazzetta del popolo e Il resto del carlino, nei primi decenni del secolo fu traduttore dal francese e pubblicò opere biografiche (Dina Galli ed Amerigo Guasti: vent'anni di vita teatrale italiana, 1919), testi storici e di viaggio (Viaggi con Claudine, 1927; Maria Antonietta - Regina di Francia, 1934), e opere teatrali edite sulla rivista Il dramma. Il suo esordio nella narrativa è segnato dalla pubblicazione nel 1930 del romanzo Robin agente segreto, in cui sono evidenti gli influssi di J. Conrad. Affermatosi nel panorama letterario dell’epoca con Il banchiere assassinato (1935), in cui comparve per la prima volta il personaggio del commissario De Vincenzi, capo della squadra mobile di Milano, negli anni successivi proseguì con felici esiti la serie, che consta di circa 15 romanzi (tra gli altri titoli, Sei donne e un libro e Giobbe Tuama & C., entrambi nel 1936; Il Do tragico, 1937; La gondola della morte, 1938; Le undici meno una, 1940; Il mistero delle tre orchidee, 1942; Allucinazione, 1943), con la quale ottenne un ampio successo, nonostante gli ostacoli posti alla sua carriera attuati dal regime fascista.