Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM) Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, sviluppato su stimolo della classificazione ICD (International Classification of Diseases) dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che includeva anche disturbi psichiatrici, e pubblicato dalla American Psychiatric Association (APA) a partire dal 1952 (DSM-I). Sottoposto ad ampie revisioni, con aggiornamenti significativi in ogni edizione che documentano i progressi nella ricerca psichiatrica e nella pratica clinica, è giunto nel 2013 alla quinta edizione (DSM-5; trad. it. 2014), rivista nel 2022 (DSM-5TR). Testo di riferimento per i professionisti della salute mentale in tutto il mondo, la sua edizione più recente è articolata in tre sezioni (introduzione; diagnosi; disturbi che necessitano di approfondimento), con glossario, e classifica 370 disturbi mentali, descritti su base sintomatologica e organizzati per assi (disturbi clinici quali depressione, schizofrenia, ansia, dell'apprendimento e dell’umore; disturbi della personalità e ritardo mentale; patologie organiche in comorbilità; concomitanza di fattori psicosociali e ambientali stressanti; valutazione globale del funzionamento, GAF). Il DSM-5 ha inoltre integrato i criteri categoriali delle precedenti edizioni con un approccio dimensionale atto a collocare i sintomi lungo un continuum, valutandone la gravità e analizzando la struttura della personalità del soggetto attraverso parametri quali la metacognizione e la capacità di rappresentazione delle relazioni interpersonali.