Ellacuría Beascoechea, Ignacio. - Filosofo e teologo spagnolo naturalizzato salvadoregno (Portugalete 1930 - San Salvador 1989). Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1947 e inviato l’anno successivo a Santa Tecla (El Salvador), vi ha fatto ritorno dopo aver ultimato gli studi in Europa, allievo di J.X. Zubiri. Dal 1979 rettore dell’Università Centroamericana José Simeón Cañas di San Salvador, ha impresso agli studi teologici latinoamericani una forte impronta spirituale, sostenendo la necessità di una "contemplazione nell'ambito dell'azione per la giustizia" e individuando, parallelamente a quelli confessionali, obiettivi di emancipazione politica e socioeconomica: fondamentali i suoi contributi alla teologia della liberazione (Filosofía y política, 1972; Función liberadora de la filosofía, 1985; Filosofia de la realidad histórica, post. 1990). Direttore dal 1976 del periodico Estudios Centroamericanos, dopo l’assassinio di O. Romero ha fornito appoggio alle forze progressiste in lotta contro le formazioni di estrema destra, essendo egli stesso vittima della violenta repressione militare, assassinato il 16 novembre 1989 nell’Università Centroamericana insieme ai gesuiti I. Martín-Baró, S. Montes, A. López, J.R. Moreno Pardo, J. López y López, alla collaboratrice domestica E.J. Ramos e alla figlia sedicenne Celina, dopo un’irruzione del battaglione Atlácatl delle forze armate salvadoregne. Responsabili del massacro sono stati riconosciuti il colonnello G. Benavides, condannato a trent’anni di carcere nel 1991 per aver trasferito l’ordine di assassinio, e l’ex colonnello ed ex viceministro della Difesa I. Montano, condannato nel 2020 dal tribunale di Madrid a 133 anni, 4 mesi e 5 giorni di carcere. Nel 2015 l'archivio di Ellacuría è stato riconosciuto patrimonio documentale dell’Unesco.