Gabori, Sally. – Artista australiana (Mirdidingki, isola di Bentinck, 1924 - isola di Mornington, 2015). Appartenente al gruppo nativo Kaiadilt, nella cui lingua reca il nome di Mirdidingkingathi Juwarnda, a causa di una serie di eventi climatici estremi è stata costretta nel 1948 a trasferirsi, insieme alla piccola comunità di Mirdidingki, in una missione presbiteriana sull’isola di Mornington. Le dinamiche deculturative messe in atto per “civilizzare” gli aborigeni hanno stimolato in Gabori un forte senso identitario, spingendola nel 2005 ad avviare una tardiva ma copiosissima produzione pittorica (oltre 2000 opere) nella quale ha coinvolto anche altre donne Kaiadilt. Densi strumenti di conservazione della memoria, le tele di Gabori – che nelle fasi tarde della sua attività assumono dimensioni monumentali, fino a raggiungere i 6 m – rievocano in un linguaggio personalissimo, apparentemente astratto e sostanziato dalla violenza del colore pieno, steso a grandi macchie, i riferimenti topografici essenziali della comunità nativa, marcando paesaggi mitici e divenendo muta e potentissima denuncia di un esproprio culturale. Importanti retrospettive della produzione di Gabori sono state presentate presso la Queensland Art Gallery | Gallery of Modern Art di Brisbane (2016) e alla National Gallery of Victoria a Melbourne (2017), mentre le sue opere sono state esposte per la prima volta in Europa alla Fondazione Cartier di Parigi (2022) e alla Triennale di Milano (2023).