Lionello, Oreste. - Attore, doppiatore e conduttore televisivo italiano (Rodi 1927 - Roma 2009). Nato in Grecia ma trasferitosi presto in Calabria, si avvicinò precocemente all’arte attoriale debuttando a soli dieci anni al Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria. Nel 1946 si iscrisse all'Accademia nazionale di arte drammatica di Roma, non proseguendo tuttavia gli studi, e laureandosi nel 1953 in Legge. Entrato nella Compagnia del Teatro comico musicale di Radio Roma (RAI), nel 1954 debuttò in televisione, recitando in seguito in miniserie e sceneggiati (Il marziano Filippo, 1956; Le avventure di Laura Storm,1965; Le inchieste del commissario Maigret, 1964-1968). Eclettico sperimentatore dello spettacolo in ogni sua espressione, caratterizzato da una presenza scenica e da un timbro vocale particolarissimi, negli anni Settanta ha contribuito, recitando nel Bagaglino, al rilancio del genere dell’avanspettacolo, fornendo parallelamente significative prove attoriali nell'interpretazione cinematografica (tra le numerosissime pellicole, 4 mosche di velluto grigio, 1971; La pretora, 1976; Nerone, 1977; Attenti a quei P2, 1982) e con la partecipazione a varietà televisivi di grande successo (Senza rete, 1966; Dove sta Zazà, 1973; Mazzabubù, 1975; Al Paradise, 1983). Direttore del doppiaggio e doppiatore egli stesso, voce italiana di W. Allen ma anche, tra i numerosi altri, di D. Van Dyke e G. Wilder, indimenticabile imitatore nell’ambito della satira politica, poco prima della sua scomparsa ha scritto e diretto la commedia BlitzMolière (2009), rappresentata postuma dal figlio Luca.