Lippo, Angelo. – Scrittore e critico italiano (Taranto 1939 - ivi 2011). Figlio di Michele Lippo e Angela Liuzzi, nonostante la grande passione – nutrita fin dall'infanzia – per le materie umanistiche e la lettura della poesia, consegue il diploma di istituto tecnico, proseguendo la sua formazione da autodidatta e vincendo il premio Silarus (presidente di giuria L. Luisi) con il suo primo componimento poetico, Memoria di cavalli, scritto a soli dodici anni e dedicato al nonno paterno. Tra le sue letture preferite figurano poeti come G. Caproni, F. Fortini, E. Sereni, M. Luzi, E. Montale, P.P. Pasolini, J.L. Borges, ma anche scrittori come E. Vittorini, L. Sciascia, C. Pavese; da Taranto inizia a tessere una fittissima rete di conoscenze e collaborazioni con scrittori, poeti, studiosi e artisti, anche di respiro nazionale.
L. vanta un’intensa attività pubblicistica e collaborazioni con diverse testate e riviste culturali, come Lunarionuovo, L’informatore librario, Impegno ’70, Oggi e domani, Prospettive culturali, Polimnia, Silarus. All’attività giornalistica si affianca quella di critico e saggista letterario, e tra le molteplici attività assume particolare rilievo anche la codirezione, con D. Maffia, della rivista quadrimestrale Policordo, dopo la quale fonda nel 1985 il foglio di cultura, letteratura e arte Poesis, divenuto in seguito il trimestrale di letteratura e arte Portofranco; da qui nasce anche la laboriosa casa editrice Portofranco, dedicata prevalentemente alla poesia. Dai carteggi, conservati nell’archivio di famiglia, si evincono i rapporti di stima con scrittori, critici e studiosi di fama nazionale: G. Barberi Squarotti, M. Marti, A. Meoni, G. Spagnoletti, M.L. Spaziani, F. Ulivi, D. Valli; le lettere a Meoni sono conservate presso il Gabinetto Vieusseux di Firenze. Altra passione di L. è quella per l’arte: come critico ha pubblicato Il giardino degli dei (2001) e Puglia: un’arte di frontiera (2004), coordinando numerose rassegne artistiche, quali, tra le più recenti, Identità del contemporaneo, Arte in Salento e L’Arte incontra l’Università. Definito da F. Manescalchi un “attizzatore culturale”, L. ha operato nella sua città organizzando eventi, rassegne d’arte, progetti con gli studenti e incontri con gli autori, con i quali ha spesso intrattenuto rapporti di stima e amicizia, come con I. Buttitta, D. Dolci, D. Maffia, M. Pierri, A. Merini.
Di massima rilevanza sono le raccolte poetiche di L., la cui vicenda letteraria si svolge nel corso di circa mezzo secolo, fra il 1963, anno del suo esordio con Quaderno d’amore, e il 2011, data dell’ultima raccolta pubblicata in vita, Se non matura la spiga. Di quest’arco temporale si citano, tra le altre: Tra questo e l’altro (1976); La carne stretta (1979); Filo diretto (1982); L’ape invisibile (1985); Alfabeto del mare (1992); Il castagno di Martino (1996); Caprice des Dieux (1992); La vita si scandisce limpida (1996); Origini (1997); Le sillabe del vento (2001); Calice (2002), Fragile artificio (2006); Elogio dell’ebbrezza (2009). Densa anche la produzione saggistica: Armando Meoni. La vita e le opere (1996); La vigna azzurra. La Puglia poetica degli anni Ottanta fra cronistoria e immaginario (1993); Il respiro delle mimose (2000); Il rumore dell’erba. A Sud delle incertezze: la poesia (2003); Il filo dell’affetto. Omaggio a Giacinto Spagnoletti (2008). Nella prefazione di S. Giorgino (Università del Salento) all’antologia postuma Le radici nel cielo. Antologia poetica 1963 -2011 (2021) si legge: «Ed è espressione, la poesia di Lippo, di un’istintiva adesione alle tematiche e agli stilemi più caratteristici dell’area meridionale e magnogreca, dalle pionieristiche “esplorazioni” quasimodiane di un territorio fino a quel momento quasi del tutto escluso dalle cartografie della lirica contemporanea; all’alto magistero degli altri grandi ermetici meridionali, Alfonso Gatto e Leonardo Sinisgalli; alle migliori voci di area lucana e pugliese, e dunque Vittorio Bodini, Rocco Scotellaro e lo stesso Carrieri, forse il più assimilabile a Lippo per tono e timbro».
Su L. sono state discusse tesi di laurea con relatore L. Giannone, ordinario di Storia della letteratura italiana contemporanea dell’Università del Salento. Sue liriche sono state tradotte in inglese, spagnolo, portoghese, greco, croato, mentre si sono occupati della sua opera, tra gli altri: E. Catalano, M. Dell’Aquila, D. Dolci, D. Giancane, G. Linguaglossa, D. Maffia, R. Nigro, P. Di Paolo, D. Pegorari, P. Perilli, C. Serricchio, G. Spagnoletti, A. Spagnuolo, D. Valli.
R. Nigro, Poeti in Puglia, in Origini, San Polo di Reggio Emilia 1999.
E. Catalano, Letteratura del Novecento in Puglia, Bari 2009, pp. 402-406.
D.M. Pegorari, Puglia in versi: i luoghi della poesia, la poesia dei luoghi, Bari 2009, pp. 18, 88, 100.
G. Linguaglossa G., La nuova poesia modernista italiana. Per una critica della costruzione poetica. Angelo Lippo, Roma 2010, pp. 240-43.
S. Giorgino, “Ubriachi di luce e di aria”. La poesia meridiana di Angelo Lippo, in Le radici nel cielo. Antologia poetica (1963-2011), Perugia 2021, pp. 9-17.
UniSalento. Incontro con Paolo Di Paolo su Angelo Lippo e la poesia del Sud