MAGA (Make America Great Again). Acronimo (“Rendiamo di nuovo grande l’America"), derivato dalla locuzione “Let’s Make America Great Again” già utilizzata da R. Reagan e H.W. Bush nella campagna elettorale del 1980 e ripresa da D. Trump a partire dal 2012, con cui si designa il movimento di supporto politico all'ex presidente repubblicano in vista delle elezioni del novembre 2024. Lo slogan, che ha dato nome al brand di gadget diffusi nella base elettorale per la campagna di Trump del 2016, sintetizza efficacemente l’ideologia populista e ultranazionalista del movimento, contrapponendo una presunta identità collettiva statunitense a ogni forma di diversità etnica e culturale e delegittimando politicamente e moralmente le forze di opposizione. Le implicazioni programmatiche di tale assetto ideologico sono costituite da strategie isolazioniste e protezioniste a danno dei principali competitor commerciali, dalla negazione dei diritti civili alle categorie identificate come “altre” e dalla dismissione delle politiche sociali e di tutela ambientale contro cui Trump ha già assunto posizioni nette nel corso della sua presidenza. Il movimento, che mira inoltre alla delegittimazione delle istituzioni federali proseguendo l'azione sistematica intrapresa dai sostenitori delle teorie cospirazioniste di Qanon, converge intorno alla figura del candidato alla vicepresidenza J.D. Vance, rappresentante dell'ala estremista del partito e sorta di alter ego di Trump, impostosi tra le fila del movimento alimentando le ansie generiche della classe media e indirizzandole verso obiettivi unilateralisti e e xenofobi.