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EPARINA

di Paolo INTROZZI - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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EPARINA (dal gr. ἧπαρ "fegato")

Paolo INTROZZI

Sostanza circolante nel sangue normale, così denominata da W. Howell che la preparò dal fegato; sciolta nel sangue nella proporzione di 1 su 10 o 20 mila, ha la proprietà di renderlo incoagulabile tanto in vivo che in vitro.

L'eparina è termostabile, solubile in acqua; pare che sia costituita da acido glicuronico legato con idrati di carbonio e che nel sangue si trovi allo stato di combinazione con una globulina del plasma. La più piccola unità della complessa molecola dell'eparina di bue, secondo A. F. Charles e A. R. Todd, può essere così rappresentata:

Essa ricorda la formula dell'acido mucoitinsolforico; gli ossidrili contrassegnati da asterisco sarebbero legati ad un radicale solforico e pare che l'azione anticoagulante sia dovuta essenzialmente ai gruppi solfonici. Si può ottenere oltreché dal fegato e dal miocardio anche dalla milza e dai muscoli ed è presente in tracce nel sangue. L'iniezione di peptone Witte per via endovenosa stimola la produzione dell'eparina, che passa in circolo in grande quantità: infatti il sangue di un cane trattato col peptone, aggiunto al sangue normale ha lo stesso effetto anticoagulante di una soluzione di eparina.

Non è chiaro quale sia il significato di questo anticoagulante in circolo; si sa però con sicurezza che esso non impedisce l'azione della trombina sul fibrinogeno, ma neutralizza la protrombina o, comunque, inibisce o rallenta la conversione della protrombina in trombina: si può quindi definire come una anti-protrombina. Qualche autore ritiene che essa agisca anche come antitrombina, altri avanza ancora oggi l'ipotesi che essa costituisca una anti-trombochinasi.

L'eparina si somministra come farmaco per via endovenosa, ma per via orale è inefficace; mentre in vitro la sua influenza è pressoché immediata, in vivo compare dopo 5-10 minuti e dura a seconda della dose fino a 5 o 6 ore. La sua complessa azione inibitoria si esplica anche diminuendo l'agglutinabilità delle piastrine, pur senza influenzare sensibilmente il tempo di emorragia. Questo anticoagulante trova utile impiego per analisi chimiche e citologiche del sangue in quanto non ne modifica altrimenti la composizione. L'uso dell'eparina consente la trasfusione diretta di sangue dal donatore al malato, nel quale in seguito a questo trattamento il tempo di coagulazione risulta di poco e transitoriamente allungato. Una particolare indicazione di questo farmaco si ha nel trattamento preventivo e curativo delle affezioni tromboemboliche, nelle quali si sono avuti risultati molto soddisfacenti anche mediante la trasfusione protratta a gocce nei casi più gravi.

Bibl.: W. Howell e E. Holt, in Am. Journ. Physiol., XLVII, 1918, p. 329; id., ibid., LXIII, 1922, p. 434; J. H. Ferguson, in Proceed. Soc. exp. Biol. and Med., XXXVII, 1937, p. 23; E. J. Jorpes, Heparin in the Treatment of Thrombosis, Londra 1939; E. J. Jorpes, in Bioch. Journ., XXXVI, 1942, p. 203; A. J. Quick, in Physiolog. Rev., XXIV, 1944, p. 297; R. Feissly e M. Enowicz, in Schw. med. Wochenschr., LXXVI, 1946, p. 274; B. Rovatti, in Il Sangue, XX, 1947, p. 6.

Vedi anche
fàrmaci anticoagulanti Sostanze che ostacolano la coagulazione del sangue sia in vivo, prevenendo l’instaurarsi o l’estendersi della tromboembolia o disciogliendo il trombo formato e ristabilendo la normale circolazione nel vaso occluso, sia in vitro, impedendo la coagulazione del sangue fuori del letto vascolare. L’azione ... trombo In medicina, massa solida, costituita da globuli rossi, bianchi, piastrine e fibrina, che si forma nei vasi sanguiferi o nel cuore, in diverse condizioni patologiche (trombosi), e può talora disgregarsi, con formazione di emboli che danno luogo a una tromboembolia, localizzandosi varie in sedi. Caratteri ... emorragia Fuoruscita del sangue dai vasi sanguiferi o dal cuore. L’e. si dice interna quando il sangue stravasato si versa in una cavità naturale del corpo (peritoneo, pleure, meningi); esterna, quando si ha versamento all’esterno del corpo, direttamente per soluzione di continuo dei tegumenti, o indirettamente ... mucopolisaccaride Gruppo di polisaccaridi strutturali e di protezione indicati anche con il nome di glicosamminoglicani. Sono associati a proteine per formare molecole complesse note come proteoglicani. Contengono sempre o una molecola di glucosammina o una di galattosammina e hanno un’unità disaccaridica caratteristica ...
Tag
  • IDRATI DI CARBONIO
  • ACIDO GLICURONICO
  • ANTICOAGULANTE
  • ANTITROMBINA
  • FIBRINOGENO
Altri risultati per EPARINA
  • eparina
    Dizionario di Medicina (2010)
    Sostanza organica largamente diffusa nei tessuti dei mammiferi: deve il suo nome all’essere stata estratta per la prima volta dal fegato. Chimicamente è un glicosamminoglicano, costituito da D-glicosammina e da acido D-glucuronico e contenente molti gruppi solforici. Per le sue proprietà acide l’e. ...
  • eparina
    Enciclopedia on line
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Vocabolario
eparina
eparina s. f. [dall’ingl. heparin, der. del gr. ἧπαρ «fegato», col suff. -in «-ina»]. – Sostanza organica, mucopolisaccaride ad alto peso molecolare, estratta per la prima volta dal fegato e largamente diffusa nei tessuti dei mammiferi,...
eparìnico
eparinico eparìnico agg. [der. di eparina] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico, relativo all’eparina e alle sue funzioni biologiche, o ottenuto mediante l’impiego di eparina: attività e.; trattamento e.; terapia eparinica.
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