EPENTESI (dal gr. ἐπένϑεσος "inserzione"; Donato anche parenthesis)
Si dice epentesi l'inserzione d'un suono fra due altri.
Uno sviluppo di consonanti di passaggio si ha spesso in vicinanza di nasali e di liquide, per es. μεσημβρια con mbr da mr (confronta ἡμεσα), ἀνδρός con ndr da nr, lat. sumptus con-mpt da mt, fr. humble con mbl da ml, ecc. Si hanno poi inserzioni di nasali del tipo del gr. ὄμβρινος da ὄμρινος e di liquide del tipo del francese registre da regestu. Fra vocali si ha l'epentesi di iato (romano provibbì da proibire, Giovacchino da Gioacchino, senese Bartolomeio da Bartolomeo, ecc.). Quando l'elemento che si sviluppa è vocalico (per es., poculum da poclum) si parla piuttosto di anaptissi (v.).
Altri limitano il significato del termine all'inserzione di i oppure u dopo una vocale in correlazione con l'esistenza d: i̯, u̯ (o talora i, u) nella sillaba seguente (gr. ϕαίνω da ϕάνi̯ω; lesb. ϕαῖμι da ϕᾶμί; port. euga da equa). Ma più comunemente questo fenomeno si chiama propagginazione Le cause dei fenomeni molto diversi che si raggruppano sotto il nome di epentesi sono molto varie e solo in piccola parte di ragione fisiologica.