CORBINO, Epicarmo
Economista e uomo politico, nato ad Augusta (Siracusa) il 18 luglio 1890. Ufficiale delle capitanerie di porto dal 1911 al 1922, si iniziò da solo allo studio dell'economia. Nel 1922 vinse la cattedra di politica economica e finanziaria nella università di Napoli, dove tuttora insegna e fino al 1943 si dedicò esclusivamente all'attività scientifica. Nel novembre di quell'anno fu prima nominato presidente della Camera di commercio di Napoli e quindi chiamato a Salerno a reggere il dicastero dell'Industria e commercio nel gabinetto Badoglio. Membro della Consulta nazionale e della Costituente, sempre in rappresentanza del partito liberale, fu poi ministro del Tesoro nel primo e nel secondo gabinetto De Gasperi, dal dicembre 1945 al settembre 1946, epoca in cui si dimise per contrasti con l'estrema sinistra. La sua politica finanziaria, ispirata al criterio di ridurre al minimo l'intervento statale e far leva soprattutto sull'iniziativa privata, coincise con un periodo di relativa stabilità della lira. Fa parte della Camera dei deputati.
Opere principali: Economia dei trasporti marittimi, Città di Castello 1926; Annali dell'economia italiana (dal 1861 al 1914: voll. 5, ivi 1928-38); La battaglia dello Jutland, Milano 1933; Corso di politica economica e finanziaria, ivi 1942, 4ª ed. 1947.