EPIGRAFIA
(XIV, p. 67; App. II, I, p. 861; III, I, p. 559; IV, I, p. 707)
Sono superate le difficoltà che si frapponevano al reclutamento di nuovi epigrafisti: essi sono ora numerosi in ogni paese. Dopo il 7° congresso di e. greca e latina (Costanza, 1977), l'8° e il 9° si sono tenuti rispettivamente ad Atene (1982) e a Sofia (1987); il 10° si terrà a Nîmes (1992). Ma gli Atti di questi congressi tardano ad apparire: sinora è uscito soltanto il i volume del congresso di Atene (1984); comunque è da lamentare che anche in occasione dei due ultimi congressi si siano avuti contributi vari, anche pregevoli, ma sia mancata una visione d'assieme dello stato degli studi. L'organizzazione di questi ultimi è ora assicurata dall'AIEGL (Association Internationale d'Epigraphie Grecque et Latine), nata a Costanza (1977) dalla fusione di due precedenti associazioni. L'AIEGL, di cui attualmente (1992) è presidente G. Mihailov, e segretario generale M. Le Glay, patrocina colloqui, tavole rotonde, ecc. Alle riviste del settore si è affiancata ora Epigraphica Anatolica (Bonn, dal 1983), riservata alle novità che si segnalano in quella regione (in particolare la Turchia: è anzi da dire che studiosi di questo paese sono recentemente entrati, con notevoli contributi, in questo campo di studi).
Per la Grecia continentale è solo da segnalare la 3ª ed. del i volume delle Inscriptiones Graecae dell'Accademia di Berlino (iscrizioni attiche arcaiche, D. Lewis, 1981), e l'avvio di un Corpus delle iscrizioni di Delfi (i, Leggi sacre, D. Rougemont, 1977; ii, Conti del 4°-3° secolo, J. Bousquet, 1989) e della Macedonia settentrionale (Th. Rizakis e G. Touratsoglou, 1985). Più notevole l'attività nell'Asia Minore ove, dei Tituli Asiae Minoris, sono usciti i fascicoli relativi a Nicomedia (Fr. K. Dörner, 1978) e alla Lidia settentrionale (P. Herrmann, 1981-89); della serie Inschriften griechischer Städte aus Kleinasien sono usciti numerosi fascicoli, tra cui quelli relativi a Nicea (S. çSahin, 1981-87), Efeso (R. Merkelbach e altri, 1979-84), Cizico (E. Schwertheim, 1980-83), Stratonicea (çC. çSahin, 1981-90), Smirne (G. Petzl, 1982-90), Iaso (W. Blümel, 1985), Mylasa (W. Blümel, 1987-88), Tralles (F. B. Poliakov, 1989). Per la Caria, L. Robert (Fouilles d'Amyzon, 1983) nonché J. Reynolds, Aphrodisias and Rome (1982), con molti documenti sui rapporti di questa città con Roma; per la Galazia, The Ankara district (St. Mitchell, 1982); per alcune località della Frigia, Monumenta Asiae Minoris Antiqua, ix (B. Levick e altri, 1988); per la Cilicia, Inscriptions de la Cilicie (G. Dagron e D. Feissel, 1987); delle Inscriptions grecques et latines de la Syrie sono stati pubblicati, fra l'altro, i fasc. xiii, 1 (Bostra, 1983, M. Sartre) e xxi, 2 (Giordania, 1986, P.-L. Gatier). In Egitto continua, intensa, l'attività dei fratelli A. ed E. Bernand: al primo si deve Les portes du Désert (1984), al secondo la prosecuzione del Recueil des inscriptions grecques du Fayoum (ii-iii, 1981). In Italia è da segnalare la pubblicazione di 9 decreti della città elima di Entella (v. in questa Appendice), finiti purtroppo per la maggior parte sul mercato antiquario, e la fine delle Inscriptiones Graecae Urbis Romae (L. Moretti, 1979-90).
Non meno intensa l'elaborazione in corpora del materiale epigrafico latino. Del Corpus Inscriptionum Latinarum dell'Accademia di Berlino, oltre ad alcuni volumi di Indices, è da segnalare l'uscita del 4° fasc. della 2° ed. del vol. i, contenente le iscrizioni di età repubblicana (A. Degrassi e J. Krummrey, 1986) e l'aggiunta al piano originario di un xvii volume che conterrà i miliaria (ne è uscito il 2° fasc., 1986, a cura di G. Walser; da segnalare altresì, in questo campo, D. French, Roman roads and Milestones of Asia Minor, i-ii, 2, 1981-88). Delle Inscriptiones Italiae sono usciti i fasc. i, 1 (Salernum, 1981, V. Bracco) e x, 5 (Brixia, in 3 fasc., 1984-86, A. Garzetti). Disperando però di veder terminata quest'opera in un tempo ragionevole, la Commissione per le Inscriptiones Italiae ha avviato la pubblicazione di una nuova serie di Supplementa Italica, in analogia a quanto era stato fatto a suo tempo da E. Pais (1888). Di questa nuova serie, diretta da S. Panciera, sono stati pubblicati sinora 8 fascicoli relativi alle località più disparate delle regioni augustee del nostro paese. Ma anche fuori del quadro ufficiale, fioriscono iniziative cui si deve, tra l'altro, l'edizione delle iscrizioni latine di Aosta (A. M. CavallaroG. Walser, 1988), di Assisi (G. Forni e altri, 1987), Canosa (M. Silvestrini e altri, 1985-90), Pesaro (G. Cresci Marrone, 1984). Fuori d'Italia sono da ricordare le Roemische Inschriften Ungarns, arricchitesi dei vol. iii e iv (1981-86); le Inscriptions de la Mésie Supérieure (Iugoslavia) di cui sono usciti i fasc. 1, 2, 4, 6 (1976-82); per la Romania le due serie Inscriptiile Daciei Romane, i-iii, 3 (1975-84) e Inscriptiile din Scythia Minor, i-ii, v (1980-87). Iniziative analoghe sono in corso di realizzazione in altri paesi (Francia, Belgio, ecc.); tra quelle già realizzate, le Roemische Inschriften in der Schweiz (i-iii, G. Walser, 1979-80). Vivace anche l'attività nella penisola iberica, ove si hanno corpora per varie località e regioni (tra cui Inscriptions Romaines de Catalogne, i-ii, G. Fabre e altri, 1984; Epigrafía latina de Saguntum, Fr. B. Lloris, 1980; Epigrafía y numismática de Astorga, T. Mañanes Perez, 1982; Cadice, J. Gonzalez, 1982; Granada, M. Pastor Muñoz-A. Mendoza Eguaras, 1987); in Portogallo, J. d'Encarnaçao ha pubblicato le iscrizioni del Conventus Pacensis (1984). In Africa le Inscriptions latines de l'Algérie di H.-G. Pflaum segnano il passo dopo l'uscita (1976) del vol. ii, 2; in compenso sono uscite (M. Euzennat e altri, 1982) le Inscriptions latines du Maroc.
Per l'e. cristiana è da accennare anzitutto alla prosecuzione delle Inscriptiones christianae Urbis Romae (vol. vii-ix, 1980-85): nell'ultimo volume ad A. Ferrua si è associato D. Mazzoleni che completerà l'opera con un x volume; inoltre da segnalare la serie delle Inscriptiones Italiae christianae septimo saeculo antiquiores, di cui sono già usciti sette volumetti (1985-90). Del Recueil des inscriptions chrétiennes de la Gaule è uscito il vol. xv (Viennoise du Nord, F. Descombes, 1985); da segnalare altresì il Recueil des inscriptions chrétiennes de Macédoine (D. Feissel, 1983).
Tra i sussidi antiquari, il Dizionario Epigrafico di E. De Ruggiero è giunto al vol. v, 3 (Macedonianae), mentre della Prosopographia Imperii Romani si è completato il vol. v (lettere M-O); della Prosopography of the Later Roman Empire è uscito (1980) un ii volume (A. D. 395-527). Importanza sempre crescente rivestono gli studi di onomastica, per i quali ricordiamo qui solo le opere più significative: per il mondo greco notevole è l'avvio di un monumentale Lexicon of Greek personal names, previsto in 6 volumi, di cui è uscito il i volume (Oxford 1987); per il mondo romano, accanto a vari studi parziali, da segnalare l'opera dei Finlandesi, soprattutto di H. Solin (Die griechischen Personennamen in Rom, 3 voll., 1982; e insieme con O. Salomies, Repertorium nominum gentilium et cognominum Latinorum, 1988).
Bibl.: Per seguire la pubblicazione dei nuovi testi greci e gli studi relativi a quelli già editi è indispensabile il Supplementum Epigraphicum Graecum che esce ora in nuova veste, ma sempre a Leida, a cura di H. W. Pleket e R. Stroud (vol. xxvi-xxxvii, relativi agli anni 1976-87). Il Bulletin épigraphique di J. e L. Robert (v., anche in questa Appendice), interrotto al 1984 per la morte di quest'ultimo, ha ripreso a uscire sotto la direzione di Ph. Gauthier (sempre nella Revue des Etudes grecques, a partire dal 1987) ma è dispersivo e disarmonico, pur se dispone di valentissimi collaboratori (O. Masson, D. Feissel, S. Follet, ecc.). Del precedente Bulletin dei Robert è apparso l'Index relativo agli anni 1966-73 (Parigi 1979), e agli anni 1974-77 (ivi 1983). Per l'e. latina è tuttora strumento necessario L'année épigraphique a cura, attualmente, di A. Chastagnol, M. Le Glay, P. Le Roux (ultimo volume uscito, quello relativo al 1988).