EPITELIOMA
. Sotto questa denominazione vanno, in generale, i tumori originati da cellule epiteliali tanto di rivestimento quanto ghiandolari, siano essi costituiti da elementi che si volgono verso la maturità morfologico-funzionale e s'aggruppano con limiti abbastanza bene netti, oppure vengano rappresentati da elementi atipici e a comportamento infiltrativo, destruente, capaci di metastasi.
Nel primo caso possono raggiungere architettura organoide, con parenchima a cellule differenziate distinto dallo stroma connettivo-vascolare, largamente neoformato; sicché derivano dagli epitelî di rivestimento papillomi, polipi, e da quelli ghiandolari adenomi, cistomi, neoplasmi cioè di tipo benigno, che possono però subire metamorfosi carcinomatosa. Nel secondo evento s'hanno blastomi formati da elementi epiteliali atipici, con impalcatura appartenente per la massima parte ai tessuti medesimi invasi, con segni locali e generali di malignità; v'appartengono i tumori che gli antichi, riferendosi a quelli mammarî, chiamavano cancri o carcinomi. Dagli epitelî di rivestimento sorgono, nelle differenti sedi, cancri cutanei mucosi, branchiali, celomatici, aggettivati anche altrimenti in base a particolari strutturali; mentre dagli epitelî ghiandolari si sviluppano i carcinomi adenomatoidi (tubulari, follicolari, cistici) nonché i carcinocistomi (semplici, papilliferi). Per lo speciale tessuto di matrice, come anche per le questioni embrio- e istogenetiche inerenti, sono considerati a parte alcuni epiteliomi, detti adamantinomi, timomi, epatomi, insulomi, colesteatomi, ipernefromi, seminomi, ooforomi e folliculomi, corionepiteliomi.