epoca
Dal gr. ἐποχή, termine che veniva usato in una accezione astronomica per indicare il «punto di fermata» o istante rispetto al quale erano riferite alcune coordinate celesti o alcuni elementi orbitali, e quindi la posizione specifica di un astro in un tempo dato (cfr., per es., Tolomeo, Almagesto, III, 7 e 9; VII, 4; XI, 4 e 8). In età moderna il termine e. compare esplicitamente nella tavola cronologica e nel 1° cap. della Scienza nuova (➔) di Vico, che propugna altresì una visione ciclica delle e. della storia umana, e nelle Epoche della natura di Buffon, nel 5° supplemento della Storia naturale (1749-89), con riferimento ai mutamenti della Terra e dei suoi abitanti, in una suggestiva prospettiva pre-evoluzionistica. Il concetto assume una nuova valenza nello Schizzo di un quadro storico dei progressi dello spirito umano (1795) di Condorcet, che introduce il concetto di rottura o di salto d’epoca. In senso analogo Saint-Simon, nella Introduzione ai lavori scientifici del 19° secolo (1807), sostiene che la storia procede attraverso e. «organiche» ed e. «critiche», caratterizzate da profonda stabilità le prime, e da continue trasformazioni le seconde. Il concetto di e. è fondamentale nella filosofia della storia di Hegel, il quale distingue l’e. del mondo orientale, l’e. del mondo greco e del mondo romano, e l’e. del mondo cristiano-germanico. Il concetto di e. viene ripreso da Marx. Nel Manifesto del Partito comunista (1848) il mondo moderno è descritto come «l’e. della borghesia», e. che per le sue caratteristiche specifiche si distingue da tutte le altre e. della storia. Il concetto di e., in Marx, si identifica sostanzialmente con il concetto di formazione economico-sociale. Tale concetto, che in Marx si rifà alla dialettica e alla filosofia della storia di Hegel, si inserisce in una visione progressiva e finalistica del corso storico. La reazione antihegeliana dello «storicismo tedesco contemporaneo» avrebbe respinto ogni visione finalistica, continuando però a usare il concetto di e. per designare, come Weber, una determinata formazione economico-sociale.