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EPODO

Enciclopedia Italiana (1932)
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EPODO (ἐπωδός, epüdus)


Significa propriamente "canto aggiunto" e indica in genere quel verso o colon che serve di clausola a un periodo metrico (detto periodo epodico). Più specificamente si chiama epodo il secondo verso e, per estensione, tutta la strofe distica composta, p. es., di un trimetro più un dimetro giambico. È questa la forma più frequente di δίστιχον ἐπῳδικόν, di cui si ritiene inventore Archiloco, e che Orazio imitò nel suo libro di Giambi, dai grammatici posteriori chiamato appunto di Epodi. Archiloco stesso usò altre forme di composizioni epodiche (p. es. dattilo, itifallico più epodo giambico). Nella triade strofica del canto corale si chiamava epodo il terzo periodo, dopo la strofe e l'antistrofe, il quale doveva essere originariamente cantato dai due semicori insieme. La composizione dell'epodo, entro certi limiti, era libera rispetto a quella della strofe e dell'antistrofe; ma rigorosa era naturalmente la rispondenza tra epodo ed epodo, quando il coro era costituito da più di una triade. Si chiamava anche epodo qualunque verso che in uno stesso componimento venisse ripetuto a mo' di ritornello, p. es. in Teocrito (Idyll., I).

Bibl.: F. Zambaldi, Metrica greca e latina, Torino 1882; W. Christ, Metrik der Griechen und Römer, 2ª ed., Lipsia 1879, p. 651 segg.

Vedi anche
strofe (o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento. Metrica classica S. greca. Periodo ritmico di due o più cola (raggruppamenti di piedi o di metri d’ampiezza di solito non superiore a 18 tempi o more) o versi di ... verso Letteratura In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo o uno spazio. Aspetti generali del verso classico Il v. è un’entità formata da più piedi avente una ... giambo Nella metrica antica, piede di ritmo ascendente formato da una sillaba breve e una lunga (◡−). L’unità di misura dei metri giambici è la dipodia (◡−′◡−): il monometro come verso a sé è usato di rado nei tragici; il dimetro è usato largamente da solo e col trimetro nelle tragedie di Seneca e negli inni ... ancipite In grammatica e metrica termine designante: a) le lettere dell’alfabeto greco α, ι, υ, che indicano tanto le rispettive brevi quanto le lunghe; b) le sedi, nello schema di un verso, che tollerino tanto una sillaba lunga quanto una breve. In bibliografia, sono dette a. le edizioni prive di data, luogo, ...
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Altri risultati per EPODO
  • epodo
    Enciclopedia on line
    Nella metrica antica, verso o colon di clausola a un periodo metrico ( periodo epodico), oppure secondo verso, più breve, di una strofe distica e per estensione la strofe stessa composta, come in Archiloco e in Orazio, di un trimetro giambico più un dimetro giambico. Il terzo periodo di una triade strofica ...
Vocabolario
epòdo
epodo epòdo s. m. [dal lat. epōdos, gr. ἐπῳδός, comp. di ἐπί «dopo» e ᾠδή «canto1»; propr. «canto aggiunto»]. – Nella metrica e poesia antica, termine usato con varie accezioni: 1. Verso o colon di clausola a un periodo metrico (detto periodo...
epòdico
epodico epòdico agg. [der. di epodo] (pl. m. -ci). – Di epodo, che costituisce un (verso) epodo o è composto di epodi: periodo e.; sistema, metro e.; componimento epodico.
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