EPSOMITE (ted. anche Bittersalz)
Minerale rinvenuto per la prima volta (1695) nelle sorgenti di Epsom (Inghilterra), donde il nome. È la fase rombica del solfato di magnesio eptaidrato (MgSO4.7H2O), avente la simmetria della classe bisfenoidica. Si ritrova per lo più in fibre sottilissime, lunghe persino alcuni centimetri, ed in masse concrezionate stalattitiche, mammellonari. Durezza 2-2,5; peso specifico del minerale puro 1,685; splendore dal vitreo al terroso, incolore. La cella fondamentale assorbe quattro molecole del composto e gli atomi sono così distribuiti che, per elementi di simmetria del discontinuo, risultano assi elicodigiri soltanto: a tale distribuzione si collega il fenomeno della polarizzazione rotatoria osservato in questo minerale. L'epsomite è isomorfa con la tauriscite (Fe SO4.7H2O), la goslarite (Zn SO4.7H2O) e la morenosite (Ni SO4.7H2O), le impurezze più frequenti sono però date da Fe″ e da piccole quantità di Ca. Solubile nell'acqua, ha sapore amaro caratteristico. In natura si forma specialmente per deposito dalle acque del mare o di alcune sorgenti e laghi salati. In Italia è stata rinvenuta in bei cristalli a Jano presso Volterra, fibrosa e stalattitica a Idria, a Val Demone (Sicilia), ad Altavilla Irpina, ecc. Il corrispondente composto artificiale è molto usato come purgante col nome di sale inglese.