EPULO (lat. epúlum)
Banchetto in occasione dei ludi romani, che si celebrava in specie quando essi si protraevano per tre giorni continui e per tutta la durata del giorno. Gli editores di giuochi offrivano un epulum in taberne posticce disposte presso il circo ove avevano luogo le gare. Ciò sembra datare soltanto dall'anno 61 a. C., mentre prima il pubblico che assisteva ai ludi stava tutto il giorno senza mangiare (Cass. Dio, XXXVII, 50). La voce epulo era un predicato di due divinità, di Giove e di Mercurio, che ricorre in alcune iscrizioni urbane.
Per l'epulum Iovis, v. epuloni.