equilibrio
In biomedicina, il mantenimento di una regolare funzione fisiologica. I più importanti e. in medicina sono l’e. idroelettrolitico, l’e. acido-base (➔) e l’e. endocrino. L’e. idroelettrolitico viene regolato fondamentalmente dal rene; vi concorrono l’assunzione di acqua ed elettroliti con gli alimenti e la loro eliminazione con gli emuntori (i vari apparati che hanno la funzione di eliminare dall’interno dell’organismo i prodotti catabolici e di rifiuto); condizioni patologiche che alterano la funzione renale oppure le secrezioni del canale digerente (vomito, diarrea) possono comprometterlo e causare anche la morte del paziente. L’e. endocrino viene mantenuto fondamentalmente mediante la retroazione (feedback) di ormoni e sostanze non ormoniche. ● In fisiologia, il controllo della posizione e del movimento del corpo nello spazio. L’e. si basa su una complessa rete di organi e vie nervose: l’organo periferico è il labirinto vestibolare, che registra sulle terminazioni periferiche del nervo vestibolare mutamenti di e. statico e dinamico del capo nelle tre direzioni spaziali; le fibre di questo nervo conducono gli stimoli ai nuclei del tronco encefalico e di là, per nuove vie, ai muscoli, al cervelletto (organo centrale tonico e statico), ai nuclei oculomotori e ad altre regioni del cervello. Cause traumatiche, circolatorie, tossinfettive, tumorali provocano, oltre ad altri sintomi, turbe dell’e., deviazione della marcia o caduta dalla posizione eretta.