ERACLEA Tracinia (῾Ηράκλεια ἡ ἐν Τραχῖνι, ῾Θ. ἡ Τραχινία; Heraclīa)
Città fondata nel 426 a. C. da 4000 Lacedemoni e Peloponnesiaci e 6ooo altri Greci sulla riva sinistra del piccolo fiume Asopo, là dove questo sboccava in pianura. L'ubicazione della città è sicura, grazie alle fonti antiche: a 6 stadî dalla città di Trachis, a 20 stadî dal golfo Maliaco; a 40 dalle Termopili. Fondata per respingere i briganti del monte Eta che vessavano gli abitanti della zona, la città divenne ben presto, grazie alla sua posizione così decisamente strategica, il pomo della discordia fra gli Elleni stessi e la meta di ogni esercito operante nel centro della Grecia. Distrutta più volte nel corso della sua lunga vita (nel 371, ad esempio, ad opera di Giasone di Fere) risorse sempre, ed ancora Giustiniano la faceva nuovamente fortificare.
Ben poco resta della città antica, che aveva l'acropoli su un anello di rocce scoscese, mentre sul pendio e in pianura si stendeva l'abitato. Ancora visibili, avanzi delle mura dell'acropoli. Lungo l'Asopo sappiamo che si trovava il Ginnasio mentre un tempio di Artemide ci è attestato lungo il Melas dall'altro lato della città. Da iscrizioni ci è poi attestata la presenza di una agorà e sappiamo che nella città si svolgevano gare in onore di Eracle. Pausania (ii, 23, 5) ricorda un sepolcro di Deianira e tombe a camera tagliate nella roccia sono state rinvenute ai piedi dell'acropoli dal lato dell'Asopo.
Bibl.: F. Stählin, in Pauly-Wissowa, VIII, 1912, c 424 ss. (ivi tutte le fonti e ampia bibl.); D. Levi, in Enc. It., XIV, 1937, p. 177 s. Per le monete v.: British Museum, Cat. of Greek Coins, p. 21, tav. III (7-11).