ERACLIDE di Siracusa
Uomo politico e comandante siracusano, del sec. IV a. C. Egli aveva comune con Dione il programma di abbattere la signoria di Dionisio II, ma stava col partito democratico, in opposizione alle ricostruzioni dottrinali e oligarchiche dell'altro. E. e Dione si trovarono quindi in una continua alternativa di accordi e di contrasti nei quali si univano ragioni politiche e ragioni personali. Nel 356 E. condusse dalla Grecia una squadra in aiuto della rivolta contro Dionisio, e ne fu eletto comandante. Ciò non piacque a Dione, ed E. fu deposto. Rieletto poi col beneplacito di Dione, riportò una splendida vittoria sulla flotta nemica, comandata da Filisto. Indi E. rafforzò la sua popolarità con una legge agraria, che rese più acerba la lotta col partito di Dione. Questi in ultimo si lasciò indurre a dare mano libera ai nemici di E. che lo assalirono nella sua stessa casa e lo uccisero. A calmare il fermento che questo fatto produsse nella cittadinanza, Dione gli fece rendere solenni funerali.
Bibl.: A. Holm, Storia della Sic. nell'ant., trad. ital., II, Palermo 1896 segg., p. 251 segg.; E. Freeman, Hist. of Sicily, IV, Oxford 1891-94, pp. 214 segg., 265 segg.; J. Beloch, Griech. Gesch., III, 2ª ed., Strasburgo 1922, pp. 257-259 segg.; Lenschau, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VIII, col. 460 segg.