BAGLIONI, Ercole
Figlio naturale di Ottaviano di Guido, nacque nel 1475. Avviato alla carriera ecclesiastica, il B. ottenne il 1° ott. 1511 il vescovato d'Orvieto, dopo la rinunzia fatta dallo zio Gentile il 15 ag. La sua entrata solenne in Orvieto avvenne il 25 apr. 1513 come vescovo eletto; ciononostante il B. non ricevette mai la consacrazione episcopale, in quanto figura ancora con titolo di eletto in una lettera che scrisse il 3 marzo 1520 al Comune di Orvieto, con la quale assicurava che non avrebbe mai fatto un uso completo dei brevi che i canonici orvietani, sulla questione della fabbrica del Duomo, avevano ottenuto da Leone X, a detrimento del diritto dello stesso Comune.
Al B. furono affidati numerosi incarichi onorifici e la trattazione diplomatica di delicate questioni. Il 23 marzo 1513 fece parte dell'ambasceria che Perugia inviò presso Leone X in occasione della sua elevazione al soglio pontificio. In tale circostanza il B. ebbe l'incarico di chiedere al papa, oltre ad alcuni benefici per i suoi congiunti Giampaolo e Gentile, che i beni dei fuorusciti perugini fossero confiscati, che a loro fossero interdetti il territorio perugino e la città, che i benefici vacanti in Perugia fossero riservati ai Perugini e che l'artiglieria trasportata nella rocca di Viterbo sotto il pontificato di Alessandro VI fosse resa alla città di Perugia. Il 19 dic. dello stesso anno il B. partecipò all'ottava sessione del V concilio lateranense. Il B. fu tra i promotori dei tentativi di riconciliazione tra il cardinale Federico Sanseverino e Bernardino Lopez de Carvajal, cardinale di S. Croce, principali sostenitori del concilio di Pisa, e papa Leone X. Nel 1517, in occasione della guerra d'Urbino, fu incaricato da Leone X di provvedere, in qualità di commissario pontificio, alla difesa di Perugia.
Il B. scrisse numerose vite di santi in versi, conservate manoscritte nella Biblioteca di Urbino.
Morì ad Orvieto il 15 ag. 1520.
Fonti e Bibl.: M. Sanuto, Diarii,XXIX, Venezia 1890, p. 125; Diario di ser Tommaso di Silvestro canonico e notaro,in Rer. Italic. Script.,2 ediz., XV, 5, a cura di L. Fumi, pp. 276, 492; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia,II, 1,Brescia 1758, p. 47; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia,V, Venezia 1846, p. 515; G. B. di Crollalanza, Diz. storico-blasonico...,I, Pisa 1886, p. 79; L. de Baglion de la Dufferie, Histoire de la maison de Baglion,Poitiers 1907, pp. 145, 154, 156, 420 s., 422, 440; Id., Pérouse et les Baglioni,Paris 1909, pp. 231, 243, 247, 298, 520; G. Gulik-C. Eubel, Hierarchia catholica..., III, Monasterii 1923, p. 323; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés.,VI, col. 214.