BEVILACQUA, Ercole
La famiglia dei Bevilacqua, originaria del Modenese, si trasferì a Mantova ai primi del Quattrocento. Il B. nacque nella seconda metà dei sec. XVII da Giuseppe, creato conte dai Gonzaga di Mantova nel 1680, e da Lucrezia Bemardi, modenese. Ingegnere idraulico alla stessa maniera del padre, fu sovrintendente delle acque e delle degagne ("distretti di terreni conferenti in arginatura") del ducato, dapprima sotto la direzione del padre e, dopo la morte di questo, per altri trenta anni. Successivamente fu questore del Magistrato di Mantova, pur continuando a esercitare la sovrintendenza generale sulle acque per la sua particolare competenza. Dopo l'unione del ducato di Mantova all'Austria, avvenuta nel 1708, il B. restò al servizio imperiale e Carlo VI lo confermò nel 1725 in alcuni diritti di immunità e di esenzione, già concessigli dai Gonzaga. Sposò Margherita Palizzi, dalla quale ebbe il solo figlio Giuseppe. S'ignora l'anno della sua morte. La sua famiglia si estinse nel 1777.
Il B. fu egregio ingegnere alle acque, uno della lunga serie che annovera fin dal sec. XII il celebre Pitentino e nei secc. XVI-XVII Gabriele Bertazzolo, e volle, come egli stesso afferma, con alcuni scritti "lasciare ai miei successori que' lunii, che la pratica mi ha dimostrati efficaci e giovevoli per il buon regolamento delle degagne, de' sgoli e delle acque per quanto importano dette mie ingerenze". Pubblicò a questo scopo un'Informazione in tre parti: la prima (Informazione sopra gli argini, gli sgoli ed adacquamenti dello Stato mantovano), uscita a Mantova nel 1734, fu dedicata a Filippo langravio d'Assia Darmstadt, feldmaresciallo generale d'Austria e governatore di Mantova. "Le deplorabili contingenze delle passate guerre e le indisposizioni da me ultimamente sofferte" furono causa che il B. pubblicasse, sempre a Mantova, la seconda e la terza parte solo nel 1737; queste (Informazione sopra gli sgoli ed adacquamenti dello Stato Mantovano e Informazione alli Signori Giudici ed Eletti delle digagne del Ducato di Mantova) furono dedicate a Carlo Stampa, pure governatore di Mantova dal 1735 al 1737. L'Informazione,di grande importanza dal punto di vista tecnico, si esaurì rapidamente. Nel 1838 lo storico mantovano L. C. Volta ne auspicava una ristampa aggiornata "con l'attuale regolamento delle degagne". Il desiderio fu soddisfatto nel 1866 dall'ingegnere Adalulfo Falconetti, che ripubblicò l'opera e ne arricchì l'edizione originale nella parte relativa alle leggi sulla materia e portò a trentadue il numero delle tavole illustrative (Informazione sugli argini, sgoli ed adacquamenti dello Stato Mantovano dei conte Ercole Bevilacqua…, Mantova 1866).
Fra le delineazioni, sei sono interessanti anche per il geografo, perché rappresentano lo stato della idrografia del Mantovano nella prima metà del sec. XVIII. Cinque di esse sono allegate alla parte seconda dell'Informazione ("carta idrostatica del territorio di San Benedetto", "fiumi seriole e sgoli esistenti tra li fiumi Mincio ed Olio", "disegno de' sgoli da Luzzara sino a Sechia", "sgoli delli territori di Quistello Revere e Sermide", "idrostatica del territorio viadanese"). è allegata alla terza parte dell'opera una grande "carta idrostatica delli fiumi Mincio, Molinella, Tartaro e Tione". Tutte queste carte sono preziosi documenti relativi alla situazione idrografica nel sec. XVIII di una zona che la natura e gli uomini concorrono a modificare.
Bibl.: Archivio di Stato di Mantova, C. d'Arco, Notizie delle Accademie, dei Giornali e delle Tipografie che furono in Mantova…(ms. del sec. XIX), II, pp. 66-68; L. C. Volta, Compendio cronologico-critico della storia di Mantova, Mantova 1838, V, ad annum 1738, p. 107.