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EREBO

di Angelo Taccone - Enciclopedia Italiana (1932)
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EREBO ("Ερεβος, Erĕbus)

Angelo Taccone

Rappresenta in generale le oscure profondità della terra, nelle quali hanno dimora i morti, dov'è il regno di Persefone, il sito donde l'Erine ode la maledizione di Altea, donde Eracle trae il cane Cerbero, donde viene la notte, donde Zeus riporta alla luce gli Ecatonchiri, ecc. In Servio, commentatore di Virgilio, è detto Erebo il luogo dove le anime dei buoni si radunano prima di muovere verso l'Eliso. Qualche volta indica l'oscurità in generale (es. Sofocle, Antig., v. 588). Genealogicamente l'Erebo viene fuori insieme con la Notte dal Caos, e dalla Notte e dall'Erebo nascono l'Etra e il Giorno (Esiodo, Theog., v. 123 segg.). Nella caricatura cosmogonica di Aristofane Aves, v. 693 segg. esistono da principio il Caos e la Notte, l'Erebo e il Tartaro, e nel seno infinito dell'Erebo la Notte produce l'uovo primitivo.

Bibl.: L. v. Sybel, in Roscher, Lex. der griech. und röm. Myth., I, i (1884-86), coll. 1296; O. Waser, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 403 segg.

Tag
  • ECATONCHIRI
  • ARISTOFANE
  • PERSEFONE
  • VIRGILIO
  • SOFOCLE
Vocabolario
èrebo
erebo èrebo (o Èrebo) s. m. [dal lat. Erĕbus, gr. ῎Ερεβος]. – Nella mitologia greca, il tenebroso mondo sotterraneo, dimora dei defunti. Fig., non com., oscurità profonda, luogo buio e misterioso.
erèbia
erebia erèbia s. f. [lat. scient. Erebia, forse dal nome dell’Erebo, per il colore scuro]. – Genere di piccole farfalle della famiglia satiridi, presenti anche in Italia, soprattutto nelle zone montane: hanno colori scuri e sulle ali una...
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