EREKH o Erech
È il nome che l'Antico Testamento dà alla città sudbabilonese, situata sulla sponda destra dell'antico Eufrate che dai Sumeri era chiamata Unug, dagli Accadi Uruk e dai Greci "Ορχη. Essa ebbe grande importanza politica al tempo dei Sumeri e un suo cittadino, Lugalzaggisi, riuscì a formare un vasto impero sumero che dal Golfo Persico arrivava fino al Mare Mediterraneo. La città era rinomata quale centro di adorazione del dio del cielo Anu (v. babilonia e assiria: Religione, vol. V, p. 751 segg.). Vi si trovavano varî templi famosi, come E-anna "casa del cielo", Bīt-rēsh, e altri. Le mura famose erano state costruite dal mitico re Gilgamesh. Accanto ad Anu vi erano adorate Istar e Nanā. Le grandiose rovine della città, la quale rimase un grande centro religioso ancora per tutto il periodo greco, si trovano presso il villaggio di Warkah. Scavi sistematici vi sono stati intrapresi da una missione tedesca.
Bibl.: R. Zehnpfund, Babylonien in seinen wichtigsten Ruinenstätten, Lipsia 1910; W. K. Loftus, Travels and reseraches in Chaldaea and Susiana, Londra 1857; J. Jordan, Uruk-Warka, Lipsia 1928; G. Furlani, Sul tempio Bît-rês di Uruk all'epoca dei Seleucidi, in Aegyptus, 1929; id., La religione babilonese e assira, I, Bologna 1928, pp. 7-8.