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EREVAN

di M.A. Lala Comneno - Enciclopedia dell' Arte Medievale (1994)
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EREVAN

M.A. Lala Comneno

Capitale dell'Armenia, situata a m. 1000 ca. d'altitudine, sulle rive del fiume Ṙazdan, non lontano dal monte Ararat.

Fondata probabilmente nel sec. 8° a.C., E. - l'urartea Erebuni - fu soggetta agli Arabi a partire dal sec. 7° d.C. e ai Bagratidi sovrani d'Armenia nei secc. 9° e 10°; invasa dai Turchi Selgiuqidi nel sec. 11°, dai Mongoli nel 13° e distrutta da Tamerlano nel 1387, la città conobbe un modesto sviluppo solo dopo il 15° secolo. Citata saltuariamente dalle fonti e definita villaggio-città nei secc. 9°-10°, quando costituiva una tappa del percorso verso l'Iran, in epoca di poco successiva fu tra l'altro sede di alcuni conventi e di noti scriptoria.Scarse sono le testimonianze architettoniche sopravvissute, anche a causa delle sistematiche demolizioni avvenute particolarmente nel periodo interbellico. Della piccola chiesa dedicata ai ss. Pietro e Paolo, risalente al sec. 6°-7°, quasi completamente ricostruita nel 17° e demolita negli anni Trenta, restano gli affreschi dell'abside (ora nel Gosudarstvennyj istoričeskij muz.), la parte più antica dell'edificio. La chiesa di S. Astvacacin, dedicata alla Madre di Dio e conosciuta anche con il nome di Kat'ołikē ('cattedrale'), risale alla metà del sec. 13° e costituisce l'unica struttura medievale parzialmente conservata, anche se alterata da aggiunte dei secc. 17°-19° e da successive demolizioni. L'edificio, di ridotte dimensioni, costituisce un esempio tipico dell'architettura armena dell'epoca, caratterizzato dalla forma a croce della sua volumetria di base: appartiene alla tipologia 'a sala' absidata, con cupola a ombrello su alto tamburo poligonale; le nicchie diedriche, decorate da stalattiti, motivo comune alla coeva architettura selgiuqide, alleggeriscono la muratura in blocchi squadrati di pietra.Il Gosudarstvennyj istoričeskij muz., fondato nel 1921, conserva molti oggetti risalenti ai secc. 6°-13°: in particolare rilievi architettonici in pietra, capitelli, xatč'k'ar ('croci in pietra') di varia provenienza, nonché reliquiari d'argento e pietre preziose (tra cui il reliquiario del Santo Segno di Xotakerac'vank', del 1300), ceramiche policrome del sec. 12° provenienti da Ani e soprattutto da Dvin, centro di produzione notevole nel corso dei secc. 12°-13°, e le porte lignee di S. Aṙak'eloc'vank' (convento dei Ss. Apostoli) a Muş, in Turchia, del 1134.Nella Armianskaja gosudarstvennaja kartinnaja gal. si trova una collezione sistematica di copie di dipinti murali medievali di chiese e conventi delle diverse zone d'Armenia, che permettono una visione globale e sinottica della produzione locale di Lmbat, Aruč, Tat'ev, Gndevank', Ani, Axt'ala, K'obayr e Hałbat.Il Matenadaran ospita una straordinaria raccolta di oltre diecimila manoscritti e codici miniati, dagli esemplari integri della fine del sec. 9° - esistono anche testi frammentari più antichi - alla ineguagliata produzione della Cilicia e, in particolare, di T'oros Roslin, della seconda metà del 13° secolo. Nelle sue collezioni sono rappresentati moltissimi scriptoria delle diverse regioni storiche dell'Armenia (Syunik', Vaspurakan, Naxičevan, Arc'ax, Utik), che formano un quadro completo dello sviluppo della scrittura, della letteratura, della cultura e della pittura armena, elaborate all'interno dei grandi complessi monastici.

Bibl.: R. Hartmann, s.v. Eriwan, in Enc. Islam, II, 1927, p. 33; E. Sahaziz, Hin Erevan [E. antica], Erevan 1931; V.M. Arujunjan, M.M. Asratjan, A.A. Melikjan, Erevan, Moskva 1968, pp. 15-17; K. Łafadaryan, Erevan, miǰnadaryan ušarjannere ev vimakan aršanagrut'yunnere [E., monumenti medievali e iscrizioni su pietra], Erevan 1975; M. Mazmanian, The Art Gallery of Armenia, Leningrad 1975; I. Drampjan, E. Korhmazjan, Khudozhestvennye sokrovishcha Matenadarana [Tesori d'arte del Matenadaran], Moskva 1976; M. Hasrat'yan, s.v. Erevan, in Haikakan sovetakan Hanragitaran [Enciclopedia armena sovietica], III, Erevan 1977, pp. 547-568: 551; E. Korkhmazian, La miniature arménienne XIIIe-XIVe siècles, Leningrad 1984; J.M. Thierry, P. Donabédian, Les arts arméniens, Paris 1987, p. 523; P. Cuneo, Architettura armena dal quarto al diciannovesimo secolo, Roma 1988, I, p. 110; K. Mat'evosyan, Ormna Nkarǰut'yung Hayastani Petakan Patkerasrahum [Gli affreschi nella Galleria statale di pittura dell'Armenia], Erevan 1990.M.A. Lala Comneno

Vedi anche
Armenia (arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.  ● Dal punto di vista fisico l’Armenia s’identifica con l’Acrocoro Armeno, vasto complesso ondulato di alteterre, delimitato a N dalla sezione orientale dei ... Tbilisi Città (1.099.000 ab. nel 2007), capitale della Georgia, sul fiume Kura. È la principale città del paese per abitanti e per funzioni amministrative, industriali (metalmeccaniche, petrolchimiche), terziarie e culturali,  sede di università e di istituti di istruzione superiore e accademie, di un conservatorio ... Aras (lat. Araxes) Fiume dell’Armenia turca (rilievo del Bingöl Daǧı), lungo i confini di Armenia, Azerbaigian e Iran. Con lo stesso nome gli antichi designarono anche altri fiumi, per es. il Khabur e l’Amudar’ja. Sergej Iosifovič Paradžanov Paradžanov ‹përadˇʃànëf›, Sergej Iosifovič. - Regista cinematografico di origine armena (Tbilisi 1924 - Erevan 1990). Dopo studî di musica e cinema, realizzò negli anni Cinquanta alcuni film in lingua ucraina, affermandosi con Temi zabytych predkov ("Le ombre degli avi dimenticati", 1965), tratto da ...
Categorie
  • ARCHITETTURA E URBANISTICA in Arti visive
Tag
  • MONTE ARARAT
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  • CAPITELLI
Altri risultati per EREVAN
  • Erevan
    Enciclopedia on line
    Città dell’Armenia (1.080.324 ab. nel 2017), capitale, a partire dal 1921. È situata sul fiume Razdan al centro di un altopiano circondato da montagne, a 1040 m s.l.m. in vista dell’Ararat. L’industria, il cui sviluppo è stato notevole a partire dagli anni 1920, è attiva nei rami tessile, metallurgico ...
  • ERIVAN′
    Enciclopedia Italiana (1932)
    Città della Transcaucasia, già capoluogo del governo dello stesso nome, ora capitale della Repubblica sovietica socialista dell'Armenia (SSRA.). Dopo Tiflis, da cui dista circa 180 km. a SSO., è la città più importante della regione transcaucasica. È situata a 55 km. circa a NE. dell'Ararat, sul fiume ...
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