ERGOGRAFO (dal gr. ἔρτου "opera" e γράϕω "scrivo")
Fu indicato da A. Mosso (1888) con questo nome l'apparecchio da lui ideato per registrare graficamente i movimenti volontarî compiuti da un gruppo sinergico di muscoli dell'uomo con un certo ritmo e sollevanti un dato peso. Il primo tipo d'ergografo (fig.1) serviva per i movimenti di flessione dell'ultima falange del dito medio. Basato sul principio dei miografi isotonici, permette la registrazione grafica dei movimenti alterni di flessione e d'estensione del dito in forma d'una serie di curve rapidamente ascendenti e discendenti, secondo il ritmo dei movimenti, che seguono un particolare decorso variabile individualmente (ergogrammi, fig. 2). Dopo una fase iniziale di movimenti regolari ed efficaci, segue una fase di movimenti che vanno lentamente o rapidamente diminuendo di intensità finché si arrestano per impossibilità di continuare, dovuta alla fatica. Con questo apparecchio il Mosso e i suoi allievi hanno studiato le leggi del lavoro e della stanchezza muscolare nell'uomo. In seguito sono stati ideati altri apparecchi simili, più perfezionati, sia per gli stessi muscoli sia per gli altri (fig. 3).