Rothacker, Erich
Filosofo tedesco (Pforzheim, Baden-Württemberg, 1888 - Bonn 1965). Si laureò in filosofia nel 1911, a Tubinga, sotto la supervisione di H. Maier, con una tesi sullo storico K. Lamprecht; nel 1920 ricevette l’abilitazione all’insegnamento, presso l’univ. di Heidelberg, dove insegnò dal 1924 al ’28, quando passò all’univ. di Bonn, di cui era rettore negli anni dell’ascesa del nazismo (nel 1932 firmò, assieme ad altri 51 intellettuali, un appello elettorale in favore del Partito nazionalsocialista, cui si iscrisse nel 1933). Amico di Heidegger, influenzato da Dilthey, pose al centro dei propri interessi la problematica metodologica inerente le «scienze dello spirito» e lo studio dei rapporti che legano i concetti, e i prodotti culturali in genere, ai contesti vitali in cui vengono volta a volta impiegati, con particolare riferimento agli «stili di vita» che sorreggono lo sviluppo storico delle civiltà. Fondatore della rivista Archiv für Begriffsgeschichte (1955), nel secondo dopoguerra contribuì all’affermarsi, in Germania, dell’antropologia filosofica, sottolineandone la peculiarità rispetto alla cultural antropology di matrice anglosassone. Tra le sue opere si segnalano: Logik und Systematik des Geisteswissenschaften (1926); Geschichtsphilosophie (1934); Probleme der Kulturantropologie (1942); Mensch und Geschichte (1950); Intuition und Begriff (1963); Gedanken über Martin Heidegger (1963); Philosophische Antropologie (1964).