ERIFILE ('Εριϕύλη, Eriphçle)
Figlia di Talao o di Ifi, fu data in moglie ad Anfiarao (v.) per suggellare la pace tra questi e il fratello di lei, Adrasto; essi le riconobbero anzi il diritto di arbitrato in tutte le possibili loro contese. Al principio della guerra dei Sette a Tebe, corrotta da Adrasto col dono della collana di Armonia, E. si valse del suo diritto e obbligò Anfiarao a prendere parte alla spedizione, pur sapendo che vi avrebbe trovato la morte. Secondo un'altra versione la collana le sarebbe stata donata da Polinice, a cui ella avrebbe svelato il nascondiglio di Anfiarao. La stessa situazione si ripete per la guerra degli Epigoni, quando E. accetta da Tersandro, figlio di Polinice, il peplo di Armonia e spinge alla guerra i figli Anfiloco e Alcmeone. Quest'ultimo fa poi vendetta di sé e del padre, uccidendola. Erifile o Epigoni era il titolo di una tragedia di Sofocle. Dante immagina scolpita la morte di E. sul pavimento del primo cerchio del Purgatorio (XII, 49).
Bibl.: Stoll, in Roscher, Lexikon, d. gr. und röm. Myth., I, col. 1337; Bethe, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VI, col. 460 seg. Cfr. anfiarao e alcmeone.