BØGH, Erik
Scrittore danese, nato a Copenaghen il 17 gennaio 1822, morto il 17 agosto 1899. Fu un autodidatta e trascorse gran parte della vita in una povera scuola di campagna. Scrisse molte poesie che diede dapprima alle fiamme: fra quelle pubblicate poi, alcune, facili e melodiose, spesso con una viva vena umoristica, sono diventate popolari (ne stampò varie raccolte: v. la scelta Halvandet Hundrede Viser, Centocinquanta melodie, 1881). Trasportato dalla passione verso il teatro, entrò a far parte di una piccola compagnia teatrale che presto si sciolse. Allora esercitando l'arte di ritrattista, percorse molti centri della Danimarca, della Svezia e della Norvegia. Nel 1848, trovandosi a Cristiania, scrisse 4 commedie fra le quali la Nytaarsaften 1848-49 (La sera di capo d'anno del 1848-49), che gli diede subito la fama.
Il B. fornì al teatro Kasino di Copenaghen di cui fu anche direttore, non meno di 50 produzioni. La commedia Grevinden og hendes Søskendebarn (La contessa e suo nipote), per l'aperta allusione a una contessa molto in vista a Copenaghen (la contessa Danner) che aveva grande ascendente sul re, mise tutto il paese a rumore. Ritiratosi dalla direzione del Kasino, assunse la direzione del giornale Folkets Avis, quindi passò nella redazione delle Folkets Nyheder (v. le sue causeries in parte riunite in Udvalgte Feuilletoner, Dit og dat, 1885). Le sue commedie migliori sono Fastelavnsgildet, Kalifen paa Eventyr e Tre for een (v. Dramatiske Arbejder, 7 voll. 1858-71 e Udvalgte dramatiske Arbejder, 2 voll. 1885-86). Nel 1872, il B., ottenuto il legato Ancker, venne in Italia. Dal 1881 in poi fu censore del Teatro Reale.
Interessanti sono le memorie: Erindringer fra nine unge Dage (1894) e Min første Forfattertid (1897).