WERENSKIOLD, Erik Theodor
Pittore norvegese, nato l'11 febbraio 1855 a Kongsvinger. Educato alla Scuola reale di disegno in Oslo (1874-75) e all'Accademia di Monaco di Baviera (1876-80), ebbe, in questa città, occasione di vedere un'esposizione di pittura francese, ciò che lo indusse a recarsi a Parigi per studiare il realismo (1881-83). Mentre i pittori norvegesi più significativi avevano sin'allora lavorato all'estero, parve al W. ch'egli avrebbe reso con la più profonda verità soltanto la natura e il popolo del proprio paese. Perciò si stabilì in Norvegia (1883) e divenne uno dei capi di quella tendenza che portò all'affermazione dell'arte norvegese. Nei primi tempi, dopo il ritorno in patria, dipinse di preferenza contadini in paesaggi norvegesi: Contadine di Telemark (1883), Sepoltura di contadini (1885); fu quindi attratto anche dal ritratto. Si citano: Bjørnstjerne Bjørnson (1885 e 1900), La pianista Trika Nissen (1892), Henrik Ibsen (1895), K. Knudsen (1907). Tanto le sue pitture quanto i suoi disegni mostrano nello stesso tempo la forma sicura e la facoltà di rendere viva la luce, l'aria e l'ambiente. Tra i molti disegni del W. sono famose le illustrazioni alle favole popolari di P. Ch. Asbjørnsen e J. Moe, nelle quali le vicende favolose sono rese con scene e figure corrispondenti al modo di concepire realistico del popolo norvegese. Stupende sono anche le illustrazioni alla Heimskringla di S. Snorri e alla Familien paa Gilje di Jonas Lie.
Bibl.: Jens Thiis, Norske malere og billedhuggere, II, Bergen 1907; Norsk kunsthistorie, II, Oslo 1927; Kunst og kultur, 1914-15.