ERIS ("Ερις, Eris)
E la personificazione della contesa, della discordia. Secondo la concezione omerica (Iliade, IV, 440 segg.), essa è sorella e compagna di Ares e cresce a tale altezza da toccare col capo il cielo mentre pur continua a camminare sulla terra: Dimo e Fobo, cioè il Terrore e lo Spavento, le sono compagni. La Teogonia esiodea (v. 225 segg.) la fa figlia della Notte, che è madre anche della Morte, della Vecchiaia, dell'Inganno, ecc. Le sue imprese più note nella mitologia sono quella del pomo lanciato al banchetto nuziale di Peleo e di Tetide, con la scritta "alla più bella" e la discordia fatta sorgere fra Politecno e Aedone che s'erano vantati di amarsi più di Zeus ed Era. L'arte la rappresentò sempre come un cattivo e pauroso demone, per lo più in compagnia di altri esseri pari suoi, come, oltre ai ricordati Dimo e Fobo, anche le Erinni, le Keres, Enio, ecc.