TROILO, Erminio
Filosofo, nato ad Archi (Chieti) l'8 luglio 1874, professore di filosofia teoretica nelle università di Palermo (dal 1915) e di Padova (dal 1920).
Prevalentemente storico della filosofia, il T. occupa una posizione caratterizzata da due fasi: quella che potrebbe dirsi metodico-positivistica, e, più interessante, quella in certo senso sistematica, da lui stesso indicata come realismo assoluto, che ricorda, nella sostanza, il panteismo bruniano e spinoziano. Per il T., l'essere eterno infinito, in uno con lo spirito assoluto, è il presupposto e il principio unificatore di tutti gli esseri relativi. Trascendente e indeterminato, l'essere si immanentizza e si determina nelle cose e in noi, oggettivandosi di fronte a noi come assolutamente altro da noi.
Tra gli scritti di lui, si ricordano: La filosofia di G. Bruno, p. 1ª, Torino 1907, p. 2ª, Roma 1914; Il positivismo e i diritti dello spirito, Torino 1912; Figure e studî di storia della filosofia, Roma 1913; Lo spirito della filosofia, Città di Castello 1926; Realismo assoluto, in Archivio di filosofia, 1931 segg.