LASÈGUE, Ernest-Charles
Medico, nato il 5 settembre 1816 a Parigi, morto ivi il 20 marzo 1883. Laureatosi nel 1846, nel 1848 studiò in Russia un'epidemia colerica, fu nominato agrégé nel 1853, medico degli ospedali nel 1854, professore di patologia e di terapia generale nel 1867, professore di clinica medica nell'Ospedale Necker nel 1870. Allievo di A. Trousseau, fu uno degli ultimi e più notevoli rappresentanti dell'antica medicina classica che procedeva fondamentalmente dall'osservazione del malato subordinandole il metodo sperimentale. Le sue lezioni, pregevolissime per il contenuto d'osservazioni cliniche, furono pubblicate (1884) da uno dei suoi allievi, M. Blum.
I suoi numerosi scritti (per la massima parte nelle Archives générales de méd.) riguardano la storia della medicina, l'epidemiologia, la psichiatria, la neuropatologia e in generale la clinica medica; ricordiamo quelli sull'alienazione mentale, sul tifo nella Slesia, sull'ergotismo, sul cretinismo, sulla catalessia, sull'isterismo, sul diabete, sul reumatismo, sulla trichinosi, sull'alcoolismo, sulla trombosi ed embolia, sugli effetti terapeutici del bromo, sulla teoria cellulare in rapporto alla patologia generale; oltre a notevoli pubblicazioni biografiche su R. Graves, R. Bretonneau, F. Follin. P. Louis, B. Morel, A. Trousseau, ecc. In semeiotica neurologica il nome del L. è particolarmente legato al sintoma seguente.
Segno di Lasègue. - È caratteristico delle neuriti del nervo sciatico. posto il malato supino sul letto, s'afferra con una mano il piede del malato tenendolo in flessione dorsale e, premendo con l'altra mano sul ginocchio in modo da ottenere una perfetta estensione della gamba, si flette tutto l'arto sul bacino. Se il segno di Lasègue è presente, prima che l'arto inferiore abbia raggiunto un angolo col bacino di 1200 insorgerà dolore nella faccia posteriore della coscia e del ginocchio e contemporaneamente si potrà osservare la contrazione dei muscoli flessori della gamba. Con questa manovra, infatti, s'esercita uno stiramento del nervo sciatico lieve ma sufficiente perché, se questo è colpito in qualunque modo da un processo morboso (neurite), si provochi dolore lungo il decorso del nervo stesso.